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A metà tra fede e folklore si rinnova la tradizionale marcia dei ‘Vattienti’

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Si è rinnovato, come ogni anno, il rito dei battenti (vattienti o fujenti) in onore della Madonna dell’Arco. Migliaia di fedeli, dall’alba di oggi, hanno attraversato in lungo e in largo la provincia di Napoli, per recarsi al santuario della Vergine Maria per renderle omaggio. Al ritorno le squadre sono state salutate da folle di fedeli, accolti tra fuochi d’artificio e applausi dai cittadini e abitanti delle contrade. In molti hanno rinunciato alla tradizionale “sciampagnata” del lunedì dell’Angelo per festeggiare in famiglia aspettando il ritorno dei battenti. Vestiti di bianco con una fascia azzurra a tracolla ed una rossa ai fianchi, tra ali di folla, hanno raggiunto all’alba l’altare del Santuario in ginocchio, o camminando lentamente tenendosi per mano e si sono prostrati per una breve preghiera, incalzati dalle altre “squadre” in attesa. Ad annunciare il rito, fin dalle prime ore dell’alba, i botti “sordi” e a cadenza regolare. Sono migliaia, secondo gli organizzatori, i battenti che ogni anno si recano al Santuario della Madonna dell’Arco e allo stesso modo sono molto numerosi i curiosi che decidono di assistere alle funzioni religiose al cospetto degli altarini spari un po’ ovunque per le strade dei comuni dell’hinterland con fuochi d’artificio e applausi scroscianti in onore dei battenti. La tradizione vuole che, in particolare nel giuglianese, la “sciampagnata” venga spostata al martedì dopo Pasqua, quando numerosi carri, con strumenti musicali tipici, fuochi d’artificio, cibo e bevande si recano nei pressi del Lago Patria, sul litorale giuglianese, dove centinaia di persone festeggeranno fino a sera, per poi fare ritorno attraversando le strade cittadine con i carri folkloristici tra gli applausi e la curiosità di tantissime persone.

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