Pneumatici, libri usati, mobili, calcinacci, vecchi infissi, bidoni di pittura, esami clinici, radiografie, materiale elettrico e un sacco di altra robaccia: tutto in mezzo alla cornice naturale di un bosco e poco lontano da ristoranti e abitazioni. Non è il centro di raccolta dei rifiuti, ne una isola ecologica di Marano, ma la strada di Via Ruocco. Il tutto nell’indifferenza generale di chi sarebbe predisposto al controllo delle aree urbane e di incivili incuranti dell’ambiente che li circonda. Un fenomeno non nuovo per la città di Marano, che da tempo convive con un degrado sempre più diffuso che rende la città sempre più sporca agli occhi dei tanti residenti. «Siamo alle solite, anzi peggio, – racconta un contadino della zona – visto che la discarica abusiva in questione dura da mesi e nessuno a quanto pare intende rimuoverla».
Vale la pena ricordare che proprio accanto alla discarica a cielo aperto, il comune di Marano, ha fatto posizionare un cartello ben visibile di “divieto di scarico” e perfino un occhio elettronico. A quanto pare, però, a nulla sono serviti, perché la “mini discarica”, in realtà sta crescendo in modo esponenziale. Una vera e proprio fonte di rifiuti che fa bella mostra di sé e che viene alimentata da ignoti delinquenti ambientali, particolarmente impegnati a farla crescere di volume con un discreto ritmo a ridosso di abitazioni e punti di ristorazione. Un degrado ambientale che dovrebbe essere migliorato nella qualità del servizio, specialmente per quanto concerne la pulizia delle strade anche attraverso un controllo sulla operatività degli addetti al servizio di nettezza urbana della città.
Infatti, sempre più frequentemente ci troviamo di fronte a strade sporche, specie nelle strade del centro cittadino dove la spazzatrice, invece di pulire non fa altro che insudiciare. Per non parlare poi di escrementi di animali non raccolte dai proprietari. Senza contare dei detentori di appezzamenti di terreni che “sconfinano” dalle loro tenute. E’ il caso di un agricoltore di via del Mare, che con la sua legna ammassata e vecchie lamiere taglienti, ha praticamente invaso il marciapiede, con grave pericolo dei pedoni. E pensare che basterebbe diffidare il proprietario del terreno a mettere in sicurezza lo stato dei luoghi.
Quanto invece alle discariche a cielo aperto, basterebbe all’Amministrazione comunale, predisporre dei servizi mirati e fare degli appostamenti di polizia municipale o, di operatori della protezione civile e sanzionare senza pietà, chi abbandona i rifiuti. Compito che non dovrebbe essere affatto impossibile, visto che la polizia ambientale di Marano, di risultati brillanti ne ha portati. Un aiuto potrebbe arrivare anche da quelle società pubbliche, come la SMA Campania, amministrata dal funzionario regionale Raffaele Scognamiglio, che offre i propri servizi gratuitamente alle amministrazioni comunali e ai cittadini, mediante una semplice “app informatica”.
Paradossalmente, una delle tante sedi territoriali di Sma Campania, si trova proprio sul territorio di Marano, in via San Marco 41 B, e si occupa di pattugliamento terra dei fuochi, antincendio, riqualificazione e messa in sicurezza dei territori boschivi etc, etc. Insomma un amministrazione comunale che ambisce a fare “belle figure”, deve da un lato ascoltare i lamenti della popolazione e, dall’altra, potenziare quei servizi di interesse pubblico. Senza contare che un’attenta vigilanza non solo tende a mantenere la città più pulita e decorosa, ma evita anche quei costi aggiuntivi per la ripulitura di quei rifiuti ingombranti – speciali – che ricadono poi sui cittadini.
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