L’idrovora di Lago Patria, sotto accusa da mesi per i liquami sversati nello specchio d’acqua tra Giugliano e Castel Volturno, ospitava inconsapevolmente anche una condotta fognaria proveniente dalla Domitiana. E’ la scoperta fatta stamane dagli agenti di polizia del commissariato di Giugliano, diretti dal primo dirigente Pasquale Trocino che, dopo la denuncia di Stefano Franciosi, responsabile locale dalla LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli), che nelle scorse settimane ha ipotizzato quanto si è palesemente materializzato stamane, hanno ispezionato la rete fognaria. Le forze dell’ordine hanno aperto un fascicolo contro ignoti, ma potrebbero emergere gravi responsabilità, anche sul fronte di probabili allacci abusivi. Si teme infatti che oltre alla condotta fognaria collegata con un canale diretto all’idrovora, possano esserci altre condotte, realizzate abusivamente, per lo sversamento di residui e scarti della lavorazione industriale. E’ stata la schiuma bianca che per anni si è formata nel bacino dell’idrovora che, almeno in teoria, avrebbe dovuto trattare solo acqua piovana, ad insospettire Stefano Franciosi e tante altre persone che da mesi lanciano l’allarme. Oggi grazie all’operazione degli agenti di polizia si è fatta luce su una vicenda molto grave che per mesi, forse anni, è stata concausa del grave disastro ambientale che ha riguardato il Lago Patria. Al termine degli accertamenti, la commissione straordinaria di Giugliano ha emanato un’ordinanza per la chiusura della condotta fognaria scoperta stamane, per impedire che i liquami possano continuare a inquinare il lago.
Giugliano. Scoperta una condotta abusiva che scaricava liquami nel Lago Patria
PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ
