Sono stati identificatati i due cadaveri trovati in una zona di cave dismesse, in Via Ripuaria a Giugliano, Si tratta di Luigi Simeone e Immacolata Assisi, entrambi di 50 anni, marito e moglie di Melito. Sui cadaveri sono state trovate ferite di arma da fuoco: lei ha un foro di proiettile alla nuca, Simeone invece che è il proprietario del taxi trovato sul luogo stamane, ha due colpi esplosi alla testa, nella parte frontale del cranio. Immacolata Assisi sarebbe stata uccisa all’interno dell’auto, poi trascinata fino al ciglio del burrone. Le ipotesi al momento sono due. Potrebbe trattarsi di un duplice omicidio o di un nuovo caso di omicidio – suicidio.
La vicenda ha avuto inizio stamane, in zona Masseria Riconta, a confine tra i comuni di Villaricca e Qualiano. I vigili del fuoco hanno lavorato per ore allo scopo di recuperare i due cadaveri in una cava in disuso, anche nota come Cava Monticelli, profonda alcune decine di metri. L’allarme è scattato stamane poco dopo le 10:30 quando una telefonata allertava il 113 della presenza di un corpo in quella zona. Sul posto sono giunti gli agenti di polizia del commissariato di Giugliano, diretti dal primo dirigente Pasquale Trocino, per gli accertamenti del caso.
I poliziotti hanno scoperto un taxi, poco distante dal ritrovamento, chiuso a chiave con all’interno visibili tracce di sangue. Subito sono scattati i rilievi. L’auto, una Fiat Multipla di colore bianco, è risultata intestata ad un uomo di Melito, che è risultato irreperibile. Si è temuto a lungo che il cadavere scoperto stamane fosse il suo. Risultava irreperibile anche la moglie e questo ha fatto subito propendere per l’ipotesi di omicidio-suicidio, ma potrebbe trattarsi anche di un duplice omicidio.
Il secondo cadavere, di una donna, ha fatto pensare che l’uomo si sia appartato in quella zona, lontano da occhi indiscreti e che qualcosa abbia fatto scaturire una lite. Le operazioni di recupero dei cadaveri si sono rivelate alquanto difficili. La squadra di scalatori dei vigili de fuoco, infatti, ha lavorato per diverse ore per recuperare i corpi. In quella zona sono presenti molte cave ormai non più utilizzate, alcune delle quali, anche molto profonde. La scientifica ha eseguendo i rilevi. L’ipotesoi che possa trattarsi di un nuovo caso di omicidio-suicidio per motivi passionali, come quello di alcuni giorni fa, a Melito non è l’unica, ma è quella al momento più accreditata.


