I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli hanno dato esecuzione a una Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal GIP di Napoli, traendo in arresto 27 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione e traffico internazionale di stupefacenti, aggravato dalla disponibilità di armi e dall’impiego di un minorenne.
Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, hanno documentato la gestione delle “piazze di spaccio” dei famigerati rioni a nord del capoluogo campano “Terzo Mondo” e “Berlingieri” da parte del clan “Di Lauro”, dedito all’importazione dello stupefacente dalla Spagna.
Nel corso delle investigazioni sono stati sequestrati 31 Kg di “cocaina” dai militari dell’Arma, che hanno altresì sventato un progetto omicidiario all’Estero ed accertato numerose estorsioni poste in essere nei confronti degli ambulanti del locale mercatino rionale.
Il comunicato della Procura. Nelle prime ore di questa mattina, a Secondigliano, a Scampia, in altri quartieri della zona settentrionale di Napoli ed in diverse città italiane, il Nucleo Investigativo del Comando provinciale Carabinieri di Napoli, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare che ha disposto il carcere per 25 indagati, nonché gli arresti domiciliari per altri 4, emessa dal GIP presso il Tribunale di Napoli, su richiesta di questa Direzione distrettuale antimafia, nei confronti di soggetti che hanno militato con ruoli diversi nel clan Di Lauro. Il provvedimento cautelare costituisce la confluenza ed il raccordo di diverse indagini, sempre coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, che hanno avuto come obiettivo il clan Di Lauro negli anni 2007-2008, a cavallo della cosiddetta “seconda faida” che ha insanguinato Scampia e Secondigliano e che ha visto contrapposti gli Amato Pagano ed il clan del Rione dei Fiori. Secondo quanto ritenuto dal gip nell’ordinanza cautelare, attraverso le indagini, svolte dal Nucleo Investigativo del Comando provinciale Carabinieri di Napoli, si è giunti all’individuazione dei soggetti che hanno operato come vero e proprio sottogruppo dei Di Lauro, nel rione Perrore Berlingieri, sino alla loro estromissione da quei territori, a seguito della conquista del rione da parte dei clan degli Amato Pagano e della Vanella Grassi; è stato inoltre ricostruito l’organigramma della struttura che, nel corso degli stessi anni, ha gestito il clan Di Lauro per conto del latitante Marco Di Lauro. Sempre sulla scorta della valutazione del gip, risulta di particolare importanza, sul piano investigativo, la ricostruzione di un’organizzazione dedita al narcotraffico che aveva come obiettivo proprio il costante rifornimento delle piazze di spaccio dei Di Lauro, attraverso un’articolata organizzazione logistica che metteva in comunicazione Napoli con la Spagna. Nel corso delle indagini, in particolare, sono stati portati alla luce quelli che si ritengono essere gli affari illeciti della piazze di spaccio riferibili al clan Di Lauro, con completa ricostruzione degli organigrammi dei gruppi che gestivano il Perrone Berlingieri, il Rione dei Fiori (cosiddetto Terzo Mondo), nonché i canali di approvvigionamento di stupefacenti dalla Spagna. Il contesto di queste vicende descrive inoltre la storia recente delle fibrillazioni delle organizzazioni camorristiche di quell’area, ripercorrendo la guerra che ha visto contrapposti i Di Lauro agli Amato Paganop ed alla Vanella Grassi, nell’ambito della cosiddetta “seconda faida di Scampia”.


