Prendere il sole senza i dovuti accorgimenti è rischioso. Molti sono già al corrente del fatto che prima di esporre il proprio corpo ai raggi solari è necessario utilizzare creme protettive, ma ciò nonostante, sono ancora molti quelli che non usano protezione. Uno studio condotto dalla Northwestern University di Chicago, ha dimostrato che l’esposizione, se pur non volontaria, ai raggi solari provoca la cosiddetta “dermatoheliosis” (o fotoinvecchiamento), ovvero il decadimento eccezionale della pelle, con la perdita conseguente di elasticità dei tessuti dovuta alla distruzione delle fibre elastiche.
I responsabili di questa patologia sono i raggi UVA che penetrano attraverso l’epidermide fino a raggiungere gli strati superiori del derma. Gli UVA sono meno energetici degli UVB, che tuttavia sono in gran parte filtrati dall’ozonosfera, ma possono perfino provocare mutazioni del DNA e diretta tossicità. Essi sono responsabili dell’insorgenza di alcuni tumori cutanei, come il melanoma. Il 99% dei raggi solari che arriva sulla superficie terrestre è formato da UVA.
Nella foto a corredo dell’articolo, potete vedere gli effetti del sole sulla pelle di un uomo di 69 anni che per circa 30 anni ha lavorato alla guida di un camion, esponendo ai raggi del sole sempre la stessa parte del volto. Visto che siamo ormai in piena estate e sono tante le occasioni di esposizione al sole, utilizziamo i giusti accorgimenti proteggendo la nostra pelle. Se il rischio di melanomi ci sembra remoto, forse la prova tangibile dell’invecchiamento cutaneo da raggi solari (la foto) potrà servirci da monito.