Mi permetto di pubblicare una interessante osservazione, da parte di una persona esperta di produzione del latte, che ha destato la mia attenzione. Il testo è integrale,
senza tagli:
Da un perito agrario che ha lavorato per un anno al Centro Latte
dell’Associazione Regionale Allevatori del Piemonte. Ciao Premessa: con questa
mail non voglio denigrare il lavoro di nessuno, ma solo rendere noto come alcune
cose che ci vengono passate in pubblicità sono GROSSE PRESE IN GIRO! Coloro che
mi conoscono sanno che sono un produttore di latte e mi sta a cuore farvi
conoscere tutta la verità sulla più grande stupidagine del momento: il latte
"Fresco blu" della Parmalat. Questo è ciò che ci dicono con gli
spot: – il latte buono 8 giorni su 8 – latte fresco – qualità superiore –
trattato con metodi naturali. MA LA VERITA’ E’ QUESTA: – il latte per sua natura
è soggetto a deterioramento in quanto all’origine contiene una flora microbica
naturale in parte utile e in parte dannosa. Per ovviare a questo si è pensato
alla pastorizzazione che è un trattamento a 74° C per 14 secondi che distrugge
la carica batterica nociva ma rende inalterata la componente proteica, molto
importante nella nutrizione ma anche molto sensibile alle alte temperature. Con
questo trattamento il latte conservato in frigo può durare fino a quattro
giorni dal confezionamento. Oltre sarebbe ridicolo, in quanto non ha più senso
di parlare di latte fresco. INVECE: – Per ottenere un latte che dura 8 giorni la
parmalat fa così: * PRENDE LATTE PRODOTTO IN POLONIA E ALTRI PAESI DELL’EST
(dove NON esiste una legislazione sulla qualità del latte) lo fa pastorizzare.
* Lo porta in GERMANIA dove viene separata la materia grassa (la più
degradabile) trattata ad altissime temperature e rimessa insieme all’altra
parte. * Viene nuovamente pastorizzato e filtrato con microfiltri di porcellana
che trattengono oltre alle impurità anche alcuni nutrienti. * Viene
confezionato e spedito in Italia dove dura ancora 8 giorni, potrebbe essere
anche un buon latte ma non chiamatelo fresco perché non rispetta la normativa
nazionale che concede 4 giorni + 1 dalla mungitura come vita massima. Molto
meglio un UHT nazionale. Nonostante tutto, grazie ad un imponente campagna
pubblicitaria da almeno 30 miliardi di lire, cercano di darcela a bere nel vero
senso della parola. Ci raccontano che è latte controllato dal servizio parmalat,
ma non saprebbero dirci neanche una delle vere stalle da cui proviene con
certezza. Ci dicono che è un metodo naturale, ma mi pare che la
microfiltrazione sia tecnologia pura. Dovrebbero parlate quindi di latte
TECNOLOGICO ma non è bello da dire in TV, saprebbe molto di pecora dolly o di
OGM e sappiamo che l’opinione pubblica non gradisce queste cose. Ci propinano
una bella pubblicità falsa e nessuna trasmissione TV può dire la verità perché
le reti ricevono miliardi per la pubblicità e non si può sputare nel piatto
dove si mangia. Ci vendono il tutto a un prezzo maggiore giustificato non dalla
qualità ma solo dai costi maggiori di trasporto e dalla doppia pastorizzazione,
dato che anche la materia prima viene pagata molto meno che qui in Italia.
L’unico vero latte fresco che esiste sul mercato è quello italiano che arriva
nei negozi entro 24-48 ore dalla mungitura e non dopo 3 o 4 giorni (1 per la
raccolta e il trasporto in Germania, 1 per il trattamento e l’imbottigliamento,
1 per il trasporto dalla Germania fino in Italia) per restarci altri 8. Ci sono
in tutta Italia decine di ditte che producono bene e secondo le severe normative
nazionali. Il mio appello è uno solo: bevete latte nazionale, sicuramente il più
sicuro sul mercato. Qui in provincia principalmente abbiamo la Centrale del
latte e l’ABIT che producono bene ma ne esistono anche altre, non voglio essere
di parte verso nessuno. Servitevi di loro e state tranquilli. Per informazioni
ulteriori scrivetemi a [email protected] ercherò di rispondere per quel che posso.
Se avete letto fin qui, grazie dell’attenzione! Guido NB: la mia non è
propaganda per questa o quella ditta. Dico quello che penso e che so. Posso
fornire a chi vuole, le fonti delle notizie date.
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Giuseppe Citarelli – Responsabile di Gestione e Pianificazione Area Sud –
ascom Italia S.p.a. – Filiale di Napoli – Centro Direzionale is. F/4 – int. 89 –
15° P. – 80143 Napoli
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