venerdì, Luglio 18, 2025
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SI SCONTRA CON UN TIR, MUORE 16ENNE DI QUALIANO A BORDO DI UNO SCOOTER

QUALIANO – Aveva solo sedici anni, tanti sogni nel cassetto e tutta una vita per realizzarli. Ma, nel pomeriggio di sabato, un crudele destino ha cancellato per sempre ogni speranza a Valentino D’Ausilio, uno studente sedicenne che in sella al suo scooter è rimasto schiacciato sotto le ruote di un tir. E’ morto dopo tre ore di degenza. Il tragico episodio è accaduto verso le sei di sabato pomeriggio a Qualiano (alla periferia Nord di Napoli), lungo via Ripuaria, il lungo e pericoloso stradone che collega la cittadina con Varcaturo. Il ragazzo, a bordo del suo motorino, stava percorrendo la strada che immette sul doppio senso di Giugliano. In quel momento non c’era traffico . Cosa abbia spinto il giovane ad effettuare un’ azzardata manovra (che gli è costata la vita) nessuno lo saprà mai. Ha infatti tentato un rischioso sorpasso ad un tir che gli procedeva davanti. Qualcosa però è andato storto: Valentino ha perso il controllo del motorino e ha tamponato da dietro il camion. L’urto con l’asfalto è stato violentissimo: ha battuto la testa e ha perso molto sangue. Il ragazzo è finito sotto le ruote del tir, il suo scooter è scivolato pericolosamente, invadendo la corsia opposta. La scena che si presenta è sconvolgente. Il giovane devastato dal tremendo impatto viene soccorso dal conducente dell’automezzo. Arriva l’ambulanza del 118. La folle corsa all’ospedale “Cardarelli” di Napoli non serve a strapparlo alla morte. Inutili i soccorsi del medico di guardia che tenta disperatamente di salvargli la vita. Non passeranno tre ore prima che i sanitari stilino l’ultimo referto. Di morte. La relazione clinica parla di trauma cranico. Il decesso di Valentino è stato lento. Il suo casco era appeso al manubrio del mezzo. “Tanto certe cose brutte capitano solo agli altri”: così la pensava Valentino. La madre lo aveva visto uscire di casa poco prima: “mettiti il casco” aveva detto, come sempre. “Sì, mamma” aveva risposto Valentino, come sempre, con apparente docilità. Non era un ribelle, anzi. Aveva un buon rapporto con i suoi genitori. Era disposto ad obbedirli in tutto meno che in quello. “Che cavolata, il casco”. E intanto un nuovo tassello va a riempire lo sconfinato mosaico di morti tristemente analoghe nell’hinterland e a Napoli. Dirglielo ai giovani centauri, ricordarglielo, evidentemente non serve, perché a 16 anni, si sa, la morte non è che una brutta parola. Ora rimane solo il dolore per i familiari. Le esequie si svolgeranno questa mattina alle 10:30 nella chiesa madre di Santo Stefano Protomartire, in piazza Gabriele D’Annunzio. A celebrare il rito funebre sarà don Lello Marino.
Via Ripuaria è una rampa pericolosa, spesso teatro di corse clandestine dove centauri in erba si sfidano a suon di scommesse. Sul luogo dell’incidente arrivano anche i carabinieri della compagnia di Giugliano, guidati dal capitano Gianluca Trombetti e dal tenente Orazio Ianniello, che oltre a rilevare la dinamica dell’incidente cercano di far defluire il traffico ormai impazzito. Due ore dopo è tutto finito. Cala la sera, la vita scorre normale a Qualiano, ma per Valentino il tempo si è fermato alle ore 21.