Una stretta di mano. La promessa di una collaborazione istituzionale più serrata sui temi ambientali e la ufficializzazione dei siti scelti dall’amministrazione comunale di Napoli dove allocare i due impianti di compostaggio: a Chiaiano e a Napoli est. Il vice sindaco Raffaele Del Giudice e il vicepresidente della giunta regionale della Campania, Fulvio Bonavitacola, hanno dibattuto su «Ecosistema e lavoro, imprenditori e Istituzioni a confronto» nell’ambito della festa regionale del Sole che ride in corso a Portici. Del Giudice ha confermato che il Comune di Napoli ha risposto positivamente alla manifestazione d’interesse che la Regione Campania ha aperto a tutti i Comuni per individuare i luoghi in cui costruire gli impianti che dovranno trattare la frazione umida dei rifiuti solidi urbani, in modo da sostenere lo sforzo nei confronti dell’Unione Europea, alla quale la Campania paga 120.000 euro al giorno di sanzione. Alla manifestazione d’interesse lanciata lo scorso 12 maggio hanno risposto 33 Comuni. Tra gli altri, anche Afragola e Marigliano, in provincia di Napoli. L’amministrazione de Magistris ha individuato a Napoli est un’area nei pressi del depuratore dove potrebbe sorgere un impianto da 40.000 tonnellate annue, mentre a Chiaiano si pensa a una struttura per il compostaggio più ridimensionata. Le proposte pervenute alla Regione sono già state esaminate in via di istruttoria preliminare dalla Struttura di missione per lo smaltimento dei rifiuti, che ha una prima dotazione di 60 milioni di euro per essere subito operativa. Questo primo stanziamento, però, sarà utilizzato in gran parte per il primo stralcio d’interventi che da priorità alla realizzazione, con circa 55 milioni, degli impianti per il compostaggio presso gli Stir esistenti, escluso quello di Caivano. Poi la struttura darà attuazione alla programmazione per la realizzazione dei nuovi impianti di trattamento della frazione organica per i quali sono già stati individuati fondi per 190 milioni di euro sui fondi europei 2014-2020. Per il passato, il Comune di Napoli aveva individuato a Scampia il sito per l’impianto di compostaggio, ma il progetto saltò a causa delle forti resistenze opposte dalla popolazione. La Regione punta sul piano per il compostaggio anche per portare a Bruxelles un dossier aggiornato sui progressi realizzati verso il completamento del ciclo dei rifiuti e ottenere uno stop alla sanzione. Inoltre, sempre secondo Del Giudice, nel giro di due anni e mezzo, Napoli potrà raggiungere l’obiettivo del 51% di differenziata. All’incontro di Portici hanno partecipato, tra gli altri, anche il vice sindaco di Cava de’ Tirreni, Nunzio Senatore; Pietro Luppi, del Centro ricerche “Occhio del riciclone”; Sebastiano Marinac- ciò, amministratore delegato de II Mercatino sri che conta 200 punti vendita in Italia; Alberto Corbino, dell’Università della Cucina mediterranea; Nicola Corretto, di A&C Ecotech; Pietro Marzano, esperto di energie rinnovabili; Roberto Fogliame, imprenditore; e Augusto Lacala, patron di Bidonville e fondatore della Fiera del Baratto e dell’Usato. «La coerenza di un partito — ha sottolineato Bonavitacola — non si misura con la capacità delle bandierine, ma con la capacità di raggiungere obiettivi e, in questo, i Verdi stanno facendo al meglio il loro lavoro. L’ambientalismo ormai non è più di settore, ma è parte integrante di tutto il governo di un territorio. I Verdi lo hanno capito e ormai è chiaro che ambiente e sviluppo economico e sociale vanno avanti insieme e non
in contrapposizione, come capitava spesso in passato. Poiché il dramma della Terra dei fuochi va superato assieme e non divisi». Del Giudice ha confermato: «I rapporti con la Regione sono proficui sul piano istituzionale, al di là delle differenti posizioni politiche, a partire dal nostro No al referendum del 4 dicembre. E i tavoli tecnici inter-istituzionali hanno ripreso a lavorare in uno spirito di condivisione per il bene della comunità»
Fonte: Il Corriere del Mezzogiorno