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”Sei italiano o napoletano?”. C’è discriminazione anche nei moduli per l’iscrizione a scuola

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«Lei è italiano, siciliano o napoletano?». Questa richiesta della burocrazia di Sua Maestà ha fatto storcere il naso a molti connazionali che vivono oltre Manica. E in tanti, dopo l’estemporanea iniziativa degli uffici pubblici inglesi del dopo Brexit, ancora si chiedono se si tratta di una forma di sondaggio voluto proprio per evitare che vi siano discriminazioni o una paurosa gaffe etnica. Il dubbio è sorto spontaneo agli italiani della Gran Bretagna che volevano iscrivere i figli a scuola: oltre alla nazionalità, infatti, è stata chiesta anche la provenienza regionale.

LA DICHIARAZIONE – Come ogni anno Giovanna (il nome è di fantasia, ma il caso è reale) stava per iscrivere una delle sue bambine a scuola, dalle elementari alle medie. In Gran Bretagna è un’operazione che deve essere fatta con un anno di anticipo. All’atto della richiesta online, la sua sorpresa è stata davvero tanta. Nel dichiarare la nazione di appartenenza ha dovuto constatate che gli italiani erano stati divisi tra italiani, napoletani e siciliani.

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IL PROF – «All’inizio pensavo fosse uno scherzo, di quelle bufale che si trovano su Internet, ma poi per capire meglio ho chiamato la persona, una mia cara amica, e lei mi ha confermato tutto». Michele La Motta, da 25 anni a Cambridge, di origini partenopee ma di fatto inglese, commenta: «La signora mi ha detto che doveva iscrivere la sua bambina al primo anno di quella che in Italia è la prima media. Qui ormai si fa tutto online. Al momento di descrivere la nazionalità, sul modulo ha però trovato alcune opzioni che fino a poco tempo fa non c’erano».

FONTE: IL MATTINO

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