Oltre dieci milioni di uova prodotte da galline allevate con mangimi non certificati, sono state sequestrate dai Carabinieri del Comando Politiche Agricole e Alimentari di Roma, in alcune aziende avicole, specializzate nella fornitura di alimenti destinati a piccole e medie industrie dolciarie.
Sono state controllate complessivamente 12 aziende avicole e, in due casi, accertate e segnalate ai servizi veterinari delle Aziende Sanitarie Locali, irregolarità nella conduzione degli allevamenti, in particolare per quanto concerne il superamento della densità massima consentita rispetto agli spazi in cui erano confinati gli animali.
L’intervento dei Nac (Nucleo Antifrode Carabinieri), non ha permesso di impedire soltanto l’eventuale utilizzo delle uova sul mercato, ma ha bloccato anche altri generi alimentari sospetti.
Nel settore lattiero-caseario, i Nac, hanno sequestrato circa 1,7 tonnellate di formaggi con etichettatura non conforme in quanto indebitamente evocante una nota denominazione di origine protetta made in Italy.
Nel settore ortofrutticolo, invece, sono finiti oltre 15 tonnellate di prodotti privi della prevista documentazione di “rintracciabilità di filiera”.
E’ questo il bilancio che i Carabinieri del Comando Politiche Agricole e Alimentari di Roma, agli ordini del Colonnello Luigi Cortellessa, hanno chiuso negli ultimi giorni in seguito a diversi controlli in esercizi e aziende agroalimentari a beneficio e a tutela del consumatore.
Le operazioni hanno riguardato tutto il territorio nazionale.
