“Uccidiamo i bambini» Duro colpo per i ‘compari’ degli Scissionisti

Aiutarono Giovanni Vitale, fuggito dopo aver partecipato all’omicidio dell’innocente Pasquale Romano. Erano in tre a fornirgli assistenza: due donne e un uomo, il quale insieme con altri complici costrinse un assicuratore a consegnare 12mila euro proprio perle spese del ricercato.
Una delle minacce rivolte alla vittima fu terribile: “apparteniamo all’Alleanza di Secondigliano e uccidiamo i bambini nelle culle”. Ma una serie di intercettazioni telefoniche e qualche testimonianza hanno incastrato il gruppetto che favorì la latitanza di “Gianluca”, legato agli Abete-Abbinante-Notturno-Aprea: gli “scissionisti” della terza faida in guerra con il cladella “Vanella Grassi”. Ieri lsentenza per tre di loro Luca Clemente, Ciro Venuti e Valerio Casoria. Il primo, difeso dall’avvocato Luigi Ferro è quello che rischiava di più. Erano stati chiesti 9 anni e invece ne ha avuti 6 in continuazione. Il secondo è stato condananto a 5 anni e 4 mesi; Casoria Valerio a 4 anni di carcere.
Devono rispondere dell’estorsione al liquidatore del Fondo di garanzia per le vittime della strada. Quest’ultimo (secondo l’accusa e fermo restando la presunzione d’innocenza fino all’eventuale condanna definitiva) sarebbe stato costretto a firmare una quietanza di pagamento da 12 mila euro per un sinistro stradale.
Soldi usati per aiutare il ricercato, resosi uccel di bosco dopo il clamoroso errore di persona costato la vita all’innocente “Lino” – il Roma – Il funzionario del Fondo sarebbe stato pesantemente minacciato dagli indagati (tutti gli arrestati di ieri tranne Valeria De Simone, alla quale il Gip ha concesso i domiciliari), che fecero specifici riferimenti alla moglie e ai figli, dei quali mostrarono di conoscere generalità e domicilio.