Il modus operandi è sempre lo stesso. Nonostante arresti ed omicidi il clan della Vanella Grassi si riorganizza e lo fa con lo stesso metodo, cioè quello di passare il testimone in famiglia. Dopo gli arresti del capoclan Umberto Accurso e del suo successore designato, Diego Colureio, il clan si è riorganizzato. A guidare ora i ‘Girati’ ci sarebbero i parenti di Gaetano Angrisano, al momento detenuto e condannato di recente in primo grado a 12 anni di reclusione.
Il pm evidenziò come i quattro siano ritenuti “la quarta generazione della Vanella Grassi e che vanno fermati prima che possano diventare i futuri capi della cosca”. Ed ecco che ora gli inquirenti registrano questa ‘investitura’ al comando della cosca proprio di alcune persone imparentate con Angrisano.
L’unico requisito per essere designato come nuovo capoclan è quello di essere imparentato in qualche modo (diretto o acquisito) con lo storico capoclan Salvatore Petriccione. Una regola che, però, fu ‘infranta’ da Umberto Accurso. Quest’ultimo, nipote di Petriccione, decise di indicare come proprio successore Diego Colurcio che, a seguito di alcune verifiche da parte degli inquirenti, non è imparentato con Petriccione. Il successivo arresto di Colurcio ha provocato un vuoto di potere nella cosca di Secondigliano. Adesso però sono stati indicati come nuovi capi alcune persone imparentate con Salvatore Angrisano, genero di Petriccione. In qualche modo, quindi, la ‘regola’ è tornata ad essere rispettata.
