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giovedì, Aprile 25, 2024
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IL FUORIONDA DI BASSOLINO A REPORT SCATENA POLEMICHE, MA LA POLITICA DEVE CAMBIARE

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La rassegna stampa di mercoledì 15 novembre si apre con l’articolo di Paolo Mainiero sul Mattino “Bassolino contro Report, invettive gravi” che fa riferimento alla immediata polemica scaturita sulla trasmissione di Report di domenica scorsa con il fuorionda di Bassolino. Al di là della polemica innescata da Report, l’articolo ci ha suggerito il tema della politica come professione che manda in crisi la democrazia, tesi quest’ultima sostenuta da Ortensio Zecchino intervenuto sul Corriere del Mezzogiorno con un articolo dal titolo, appunto, “Quando la politica diventa una professione la democrazia è in crisi”. A questi due articoli ci è parso significativo accostare la lettera di Osvaldo Cammarota – coordinatore dell’associazione per il partito democratico in Campania –, pubblicata da Repubblica Napoli, che chiede a viva voce di “Cambiare la politica”. Se l’episodio di Bassolino a Report si inserisce in un clima da “emergenze napoletane”, non per questo si sottrae all’esame virulento di un sistema politico che se, da un lato, vive, o forse sarebbe meglio dire vegeta, di consenso, dall’altro lato si dimostra sempre più incapace di produrre politica. Se nel suo intervento sul Corriere Ortensio Zecchino rifacendosi alla situazione politica in Germania e in Israele mostra le incrinature della fiducia nella capacità delle grandi coalizioni e dei partiti-cartello di costituire un buon rimedio per le crisi delle nostre democrazie, dal canto suo Osvaldo Cammarota auspica di vedere il concorso delle migliori idee riformatrici del secolo scorso concretamente applicate per risolvere i problemi correnti e invita “l’opposizione estrema” a cimentarsi sull’obiettivo più ambizioso di cambiare la politica finendo per chiedere a chi ha raccolto la fiducia dei cittadini più coraggio e determinazione, meno condizionamenti politici e più apertura nelle scelte di cambiamento. “Ciò che sostiene la nuova tendenza – è ancora Ortensio Zecchino che parla su Repubblica Napoli – è la riduzione della politica ad attività professionale. I rischi per la democrazia derivanti dalla messa in sordina delle diversità – conclude Zecchino –, possono essere anche altri e più traumatici, specie per paesi che hanno alle spalle storici travagli.” Come fare dunque per impedire alla politica di diventare professione e per favorirne il cambiamento?


Clicca per visualizzare gli articoli della rassegna

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