RASSEGNA STAMPA DI VENERDI’ 24 NOVEMBRE 2006. Dopo le aspre polemiche dei giorni scorsi, che in alcuni momenti hanno assunto il tratto di un vero e proprio fuoco di artiglieria contro la Regione, i media napoletani sembrano momentaneamente “rilassarsi”. La rassegna si apre con l’intervento di Luigi Labruna sul Corriere del Mezzogiorno “Se la cultura non si arrende”, nel quale a testimonianza di un’altra Napoli si cita una caso esemplare di ricerca della Facoltà di Giurisprudenza della Federico II. Lo stesso giornale, ci offre l’intervista al viceministro Bubbico che sostiene la necessità dei progetti sponda tanto criticati nei giorni scorsi e che fa una difesa d’ufficio della Regione e di Bassolino rispetto a un tema, quella dei fondi europei, che vede ancora le regioni italiane in difficoltà rispetto agli altri paesi europei. Seguono due editoriali di Repubblica Napoli, non firmati per una protesta sindacale dei giornalisti di Repubblica, “Il prezzo delle clientele” e “Le relazioni pericolose”. Il primo sostiene che l’elezione diretta di sindaci, presidenti di provincia e regione, dopo una prima fase positiva e di vero cambiamento, ha perso lo smalto iniziale per tramutarsi in un sistema clientelare ancora peggio della situazione ante riforma. Il secondo, riprendendo il Gomorra di Saviano, offre una disanima realista e minuta del parallelismo tra sistema politica locale e sistema criminale. La rassegna si chiude con la lettera a Repubblica Napoli di Riccardo Dalisi “La città struggente” che riprendendo, a distanza, il tema Merola tenta di indagare sull’essere autenticamente napoletano. “Nell’assai criticato, massiccio affluire di folla al funerale di Mario Merola, l’esasperato, il chiassoso, il plateale era mescolato a un autentico sentire che spesso travolge ogni misura”.
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