Sono le 19.40 circa quando due rapinatori fanno irruzione in una tabaccheria in Via degli Innamorati a Giugliano, la strada parallela al Corso Campano che conduce direttamente alle spalle della centralissima Piazza Annunziata, la stessa strada dove il 12 novembre scorso fu ferito il titolare di “Pizza & Contorni” durante un’altra rapina. All’interno della tabaccheria, il titolare Carmine Di Vivo di 35 anni e un cliente, Antonio Palumbo di 63 anni, vengono minacciati dai rapinatori travisati da passamontagna, di farsi consegnare l’incasso. Consumata la rapina, i due fanno per scappare, ma a quel punto ecco la reazione del titolare, che fa per inseguirli, ma uno dei rapinatori esplode alcuni colpi di pistola, proprio nel momento in cui Palumbo tenta di uscire dalla tabaccheria; l’anziano viene colpito al petto si accascia al suolo. In macchina ad attenderlo, c’erano due nipotine della vittima che hanno assistito incredule a quello che satava accadento, la più grande ha appena 8 anni, si fa dare un telefonino da un passante, compone il numero di casa e grida «corri il nonno sta malissimo, hanno sparato i botti di Natale» e la tragedia si è consumata. I due malviventi fuggono facendo perdere le proprie traccie a bordo di due scooter, all’esterno infatti pare che vi fosse un altro complice che faceva da “palo”. Di Vivo resta leggermente contuso alla spalla e viene portato al San Giuliano. E’ sparito anche lo scooter di proprietà del titolare della tabaccheria. La vittima era un cliente abituale, ma non fumava, infatti era solito acquistare caramelle e dolci che dispensava ai nipotini che amava tantissimo e che tutte le mattine accompagnava a scuola, la stessa scuola dove abitava e svolgeva l’attività di custode, il secondo circolo didattico in Via Limitone a due passi dal luogo dove è rimasto ucciso. Rapidamente si sono accalcate decine di persone che hanno sentito gli spari e le grida, ma per Palumbo non c’è stato nulla da fare, il punto dov’è stato colpito era vitale. Dieci minuti dopo, arrivano gli agenti della polizia del commissariato di Giugliano, diretti dal vice questore Pasquale De Lorenzo, che hanno transennato il luogo per diverse decine di metri ai lati della strada, per lasciare lo spazio necessario alle indagini che sono scattate immediatamente, subito dopo l’arrivo della scientifica che ha eseguito i rilievi, durati fino alle 22.30 circa. Hanno interrogato le persone che si trovavano nelle vicinanze per ottenere informazioni preziose utili per individuare i rapinatori, ma sembra che la rapidità con la quale si sono svolti i fatti, non hanno consentito di capire subito di cosa si trattasse, solo quando hanno visto il corpo sanguinante di Antonio Palumbo, ormai privo di vita, hanno capito che si trattava di una rapina finita in tragedia.
Si allunga la lista delle rapine messe in atto a Giugliano nelle ultime settimane, fino ad ora la tragedia era stata solo sfiorata, ma quest’ultimo episodio ha lasciato tutti con l’amaro in bocca, la vittima era una persona conosciuta e stimata da molti, non meritava questa fine orrenda.
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