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giovedì, Aprile 25, 2024
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ENTI LOCALI E MEZZOGIORNO, GIORNALISTI A CONFRONTO

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GIUGLIANO – “Giornalismo, Enti Locali e Mezzogiorno”: è questo il tema del dibattito tenutosi l’altra sera a Giugliano. L’incontro, indetto dall’Assostampa e dall’Ordine nazionale dei giornalisti, è diventato occasione per riflettere sull’informazione del terzo millennio e sul ruolo dei media locali. “I numeri sono la cartina dei nostri guai – sostiene Mimmo Zaccaria, dell’Istituto di prevenzione di categoria -. Il disastro è che in Campania si legge troppo poco. Ogni giorno si vendono in tutta la regione appena 190 mila quotidiani: pochissimi se pensiamo alle tirature in altre regioni del nord. La crisi delle vendite è legata a quella del giornalista, che non segue più le esigenze dirette del lettore. La gente vorrebbe sapere più dei fatti locali e invece viene travolta da un’overdose di politica”. E in questo senso – spiega Luigi Argiulo, presidente dell’Assostampa Napoli Nord – va rivolta l’attenzione dei quotidiani minori. Maggiore attenzione ai fatti locali, alla cronaca della porta accanto. L’informazione regionale, lo sport, l’intrattenimento, il rapporto diretto con il pubblico per contrastare i colossi nazionali. “Quello fatto dai corrispondenti- spiega infatti Argiulo – è il giornalismo reale. E’ vivendo la realtà del territorio che si impara a conoscerlo, a capire e a raccontare”. Traccia quell’ idea di giornalismo che si può trovare ancora oggi nelle televisioni e nei quotidiani locali dove, con una copertura provinciale o regionale, la cronaca cittadina ha uno spazio di rilievo. E’ critico Argiulo nei confronti dei “giornalisti-politici”. “I giornalisti non sono santi né martiri, fanno il loro mestiere. Ma è necessario – sostiene – che costruiscano un modo diverso di concepire questa professione: con regole certe per tutti. Il cronista osserva, pungola, scruta, mette a nudo i fatti, riferisce. E non può essere imparziale se sta con un piede nella stanza del ‘potere’ e con un altro in quella dell’informazione. E’ curiosa – aggiunge – la concezione del pluralismo che si riflette in molti giornali. Occorre non fare informazione privata, che deve rispondere solo ai propri lettori o ascoltatori, ma pubblica, che deve render conto a tutti i cittadini”. Presenti all’incontro anche Bruno Pezzuto (commissario prefettizio di Giugliano), Mimmo Castellano (segretario nazionale aggiunto dell’Fnsi), Alfonso Ascione (assessore alla provincia di Napoli), l’On. Giovanni Pianese (ex sindaco di Giugliano e attuale consigliere regionale), l’On. Mario Landolfi (An), l’On. Antonio Russo (Fi), il sen. Emmidio Novi e i sindaci di Calvizzano, Marano, Melito, Qualiano, Mugnano, Villaricca.

Il vicepresidente nazionale dell’Ordine, Domenico Falco, ha sottolineato “l’importanza dell’indipendenza dei singoli giornalisti, specie dei corrispondenti”. “Occorre essere un partito trasversale: criticare si può e si deve, anche se bisogna dare lo spazio alle repliche. Critichiamo onestamente sia maggioranze e opposizioni, senza consegnarci per questo interamente alle ragioni degli uni o degli altri. Saranno poi i lettori, e non i giornali, a decidere chi ha ragione”.

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