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Intero rione abusivo scattano i sigilli

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Come sia accaduto che nessuno se ne fosse accorto prima è uno dei punti che sarà chiarito dall’indagine della magistratura. Ieri però sono scattati i sigilli per un intero rione che stava sorgendo senza alcuna autorizzazione: ventinove edifici di 4 e 5 piani comprensivi di spazi commerciali e servizi che avrebbero dovuto ospitare almeno duecento famiglie. Eppure, fino all’intervento della procura di Nola, che ha ordinato ai carabinieri l’apposizione dei sigilli, di quelle costruzioni non si sapeva nulla. Il complesso – per un valore di almeno trenta milioni di euro – stava sorgendo in via Vacchiullo, nella frazione Casarea, senza alcuna autorizzazione e in una zona qualificata dagli strumenti urbanistici come agricola, quindi priva delle infrastruttutre necessarie agli insediamenti civili. I militari della tenenza di Casalnuovo hanno quindi proceduto al sequestro dei cantieri e stanno espletando, in base a direttive della procura, l’attività investigativa finalizzata a individuare i committenti, i tecnici e ogni persona interessata all’affare milionario. L’ordine di sequestro è stato firmato dal procuratore aggiunto della Repubblica di Nola Francesco Greco in concomitanza con l’acquisizione di atti al Comune. Ma è solo l’inizio di una inchiesta che si annuncia clamorosa. «Non sapevamo nulla di queste costruzioni, quella zona è talmente nascosta che sfugge ai controlli», provano a spiegare Alfredo Ferrara e Giovanni Romano di Forza Italia, e Carmine Enzo Romano della Lista civica, tutti nella maggioranza guidata dal sindaco Antonio Manna. La zona è sì in periferia, tuttavia nei dintorni non mancano abitazioni e anche strutture sportive. La notizia coglie di sorpresa il sindaco di Forza Italia: «Sono stato tutta la giornata a Napoli e di questa vicenda non so nulla», spiega Manna. E aggiunge il suo vice, Giovanni Romano (Udc): «Ho saputo di questo sequestro a mezzogiorno, non me l’aspettavo proprio e sto male solo al pensiero che una cosa del genere sia potuta accadere. Noi, come amministratori comunali, negli ultimi tempi abbiamo fornito al personale del Comune tutte le indicazioni necessarie a contrastare l’abusivismo edilizio. Poi se c’è stata qualche omissione ognuno si assuma le proprie responsabilità». Dal canto loro i vigili urbani si difendono: «Purtroppo il nostro comando non ha un reparto che si occupi esclusivamente di abusivismo edilizio. Negli ultimi sei mesi siamo stati addestrati dall’amministrazione a reprimere esclusivamente quello commerciale; inoltre c’è un problema burocratico: in base all’ultimo dispositivo di legge nazionale, risalente al 2001, non sono soltanto i vigili preposti al controllo del territorio ma anche tutti gli altri organi di polizia giudiziaria».



PINO NERI – IL MATTINO 2 FEBBRAIO 2007

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