Troppi scarichi, il mare soffre. E anche quest’anno in tanti, troppi chilometri di costa è vietato fare il bagno. Pozzuoli, Bacoli, Giugliano: il comune denominatore è il Tirreno inquinato. In alcune località la situazione è decisamente tragica, in altre il quadro è leggermente migliore. Ad esempio, quest’anno Monte di Procida non ha divieti di balneazione, che invece colpiscono pesantemente Pozzuoli e Giugliano e in misura minore Bacoli. La Regione Campania ha disegnato la mappa della balneazione per il 2007, con «l’individuazione delle zone idonee e non idonee». Uno screening derivato dai risultati delle analisi routinarie e delle ispezioni compiute lo scorso anno, tra aprile e settembre. Secondo la legge è necessario l’esito favorevole di due analisi consecutive per ottenere la balneabilità. Da sabato scorso si è aperta ufficialmente la stagione della balneazione e con essa quella dei prelievi effettuati dall’Arpac, l’agenzia regionale protezione ambientale. Prelievi che poi l’agenzia gira all’assessorato regionale alla Sanità che concede o meno la balneazione. «Il trend è migliorato – spiega Nicola Adamo, responsabile per i servizi territoriali e difesa del mare dell’Arpac – anche se il quadro in provincia di Napoli non è bellissimo». L’Arpac ha ripreso a fare i due prelievi mensili che potranno cambiare la situazione nei mesi prossimi: dove è vietata attualmente la balneazione la si può concedere e viceversa. «Per quanto ci riguarda – aggiunge Adamo – cerchiamo di monitorare costantemente le nostre acque per avere la situazione sotto controllo». Nel dettaglio la situazione non è felice. Ovviamente a eccezione delle isole. Bene Procida, mentre a Ischia male, come sempre, la Fundera a Lacco Ameno, 1600 metri di mare inquinato. Sulla terraferma si parte da Pozzuoli. A via Napoli è vietato fare il bagno, così come a Rione Terra. Spiagge e scogliere che dal prossimo mese saranno piene di bagnanti. Ma il bagno è appunto vietato, senza eccezione alcuna. Migliora la situazione sul lungomare del Lucrino. Così come nell’attigua Baia, dove il mare non ha dato nessun segno negativo. Andando a nord Monte di Procida è ok, così come le spiagge di Capo Miseno. Stop alla balneazione a Bacoli, alla spiaggia romana: Lido Fusaro e Colonia Vescovile i due punti off limits del litorale compreso tra Torregaveta e il promontorio di Cuma. Da qui iniziano le note dolenti. Perché il mare diventa impraticabile, tutto il litorale domizio, sino a dopo il Volturno. Del resto è una situazione, quella dell’inquinamento marino, consolidatasi negli anni. Tutte sfavorevoli le analisi dell’Arpac. I punti di prelievo sono una sfilza di offese all’ambiente: a Licola, nel territorio comunale di Pozzuoli, il primo punto monitorato è a 500 metri a sud del promotorio di Cuma. Inquinato, come i tratti tra Lido Sorriso e Lido Capri, Lido Circe e Mon Soleil, Lido Licola, Lido le Aquile. Arriviamo nel territorio di Giugliano, sino a Varcaturo e la situazione non migliora: vietata la balneazione tra Lido Blu e Lido postale, tra Le Ancore e Nato Beach, tra la Guardia di Finanza e lo Smeraldo, e tra i lidi Sabbia d’Argento e Varca d’Oro. «Per rendere balneabile il mare – spiega ancora Adamo – bisogna lavorare sui deputatori che purtroppo per una serie di ragioni non sono ancora a regime».
CRISTIANO TARSIA – il mattino 3 aprile 2007
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