Indagini a tappeto per identificare i responsabili della sparatoria che ha rischiato di trasformare una festa di compleanno in discoteca in tragedia. I carabinieri della compagnia di Giugliano in queste ore stanno vagliando i tabulati di tutte le telefonate partite prima delle tre di domenica mattina dai cellulari dei ragazzi che affollavano il «Movie», locale di Varcaturo inaugurato poco più di un mese fa, ed è nuovo ad episodi simili. Stabili le condizioni del giovane di 18 anni, originario di Volla, che da domenica mattina è ricoverato all’ospedale Loreto Mare di Napoli, con un polmone perforato. Uno dei sei proiettili esplosi all’impazzata, gli è stato rimosso a seguito di un delicatissimo intervento chirurgico. Fuori pericolo, il ragazzo potrebbe fornire una testimonianza ai carabinieri su quanto accaduto all’esterno del locale, dove era uscito a fumare una sigaretta assieme a due amici, anche loro rimasti feriti, ma in maniera meno grave. I carabinieri, coordinati dal capitano Gaetano De Biase, per il momento hanno ascoltato i clienti del Movie. Tutti i testimoni hanno fornito la stessa versione, la stessa descrizione del gruppetto di facinorosi che aveva cercato di prendere parte ai festeggiamenti, nonostante la richiesta di alcuni invitati ad allontanarsi dalla pista riservata a loro. Proprio tale richiesta, aveva fatto esplodere la rissa. Poi l’intervento della vigilanza e tutto era tornato alla normalità. L’ipotesi più probabile è che qualcuno del gruppo allontanato non deve aver digerito l’affronto e ha chiesto aiuto tramite cellulare a qualche complice che poco dopo, si è presentato all’esterno del Movie armato e ha preso a sparare all’impazzata. L’ennesimo episodio che tinge di violenza la movida notturna non scoraggia le due sorelle che da un mese hanno rilevato i locali di via Licola Mare, che poco prima ospitavano un ristorante. «Stavamo festeggiando due compleanni quando abbiamo sentito gli spari – ha spiegato la signora Anna titolare del Movie – molti ragazzi sono rientrati di corsa, abbiamo avuto paura ma i fatti sono accaduti all’esterno».
MONICA D’AMBROSIO IL MATTINO 03/07/2007
