PUBBLICITÀ
HomeRassegna StampaMasseria e Resit: via alla bonifica

Masseria e Resit: via alla bonifica

PUBBLICITÀ

È stato siglato ieri un protocollo d’intesa tra Comune e Prefettura, che garantisce maggiori controlli su Masseria del Pozzo e la Resit 1, le due aree al confine tra Giugliano e Parete, trasformate in discariche abusive a poi date alle fiamme a distanza di pochi giorni l’una dall’altra. Ieri mattina, mentre il sindaco trattava con il prefetto di Napoli, Alessandro Pansa, sulla sicurezza dei siti inquinati, l’assessore con delega alla bonifica, Armando di Nardo, era impegnato in un vertice al commissariato di Governo con il commissario straordinario della Resit, il prefetto Forleo, ed il direttore generale dell’Arpac, Luciano Capobianco. Al termine dell’incontro, è stato stilato un verbale che assicura la messa in sicurezza delle due aree. L’allarme, scattato a seguito dei quattro incendi verificatisi in poco più di un mese, avevano spinto Raffaele Del Giudice di Legambiente, a parlare di «territorio sotto attacco». «Tutti i roghi – spiegava l’ambientalista – recano la stessa firma ed è necessario invocare lo stato di crisi». I due incontri di ieri, chiesti e ottenuti in via straordinaria, riaccendono le speranze. Rinforzi a presidio del territorio, la promessa strappata al prefetto dal sindaco Francesco Taglialatela che, dal canto suo, fa sapere che disporrà subito la chiusura delle strade d’accesso. L’assessore Di Nardo, invece, presso il commissariato di governo, assieme al prefetto Forleo, commissario della Resit 1, sotto sequestro dal 2004, ed al direttore generale dell’Arpac, ha redatto un verbale nel quale si stabilisce l’analisi e la verifica dei danni provocati dai righi. Tale lavoro, sarà discusso entro fine luglio nel corso della conferenza dei servizi al ministero per l’Ambiente. «È il primo passo verso la bonifica», commenta l’assessore che nella stessa mattinata è riuscito ad ottenere l’installazione permanente di centraline Arpac per il monitoraggio costante dell’aria. «Cominceremo a preparare un piano per le bonifiche per scongiurare il rischio di trovarci impreparati quando a settembre – annuncia ancora Di Nardo – ci sarà chiesto dove e come investire i fondi contro il disastro ambientale». «Con il sindco Taglialatela – aggiunge poi il consigliere regionale dell’Udeur, Pietro Giuseppe Maisto – siamo riusciti ad ottenere dal direttore Arpac, la promessa che valuterà l’ipotesi di impiantare una nuova sede dell’organo di controllo sul nostro territorio».


MONICA D’AMBROSIO – il mattino 5 luglio 2007

PUBBLICITÀ