Basta l’ultimo passo per l’effettiva realizzazione del Tribunale di via Pigna: lo stanziamento dei fondi da parte del Governo che metterebbe la parola fine a questa lunga odissea. Otto anni di attesa, accuse incrociate tra il Ministero della Giustizia e il Comune di Giugliano, interrogazioni parlamentari di deputati e senatori locali, promesse e tanta burocrazia, gli elementi che hanno caratterizzato questi anni di attesa. Sulla carta il Tribunale c’è, esiste, come quello di Tivoli, istituito con lo stesso decreto legislativo, ma effettivamente, lungo via Pigna nel quartiere Casacelle, c’è solo una distesa di terreno incolto in attesa della struttura che dovrà ospitare magistrati e forze dell’ordine. L’iter di competenza del Comune è stato definito da ben due anni. Metà dei 38 milioni di euro necessari per la costruzione della sede sono a carico di un privato vincitore del bando di project financing e l’arrivo dell’altra metà darebbe il via ai lavori della cittadella giudiziaria. «Abbiamo chiesto un incontro con Mastella – commenta il primo cittadino Francesco Taglialatela – e il recente impegno del Governo di inserire Giugliano tra le sue priorità è un passo avanti che non possiamo vanificare con la ricerca di sedi provvisorie. Se arrivassero i fondi, basterebbero 18 mesi per costruire la struttura». Sul tavolo del ministro Mastella, insieme alla richiesta di incontro inoltrato dal sindaco, anche una cronistoria degli atti relativi al progetto del tribunale metropolitano di Giugliano. A proporsi per la cittadella giudiziaria c’è anche il Comune di Marano, che da anni oramai si scontra con quello di Giugliano per ottenere la sede ufficiale del tribunale. L’ultima mossa del sindaco Salvatore Perrotta in questo senso è il lancio della gara d’appalto per i lavori di ristrutturazione dell’attuale tribunale e il progetto di potenziamento della tenenza dei carabinieri con i fondi provinciali nell’ambito dell’iniziativa sulla legalità e sicurezza: «Siamo determinati a portare avanti queste iniziative per potenziare la presenza dello stato sul territorio – dichiara Perrotta – la prevenzione del crimine si attua anche attraverso questi progetti, e se a Giugliano devono ancora partire, non ha senso ritardare oltremodo l’istituzione di un tribunale a Marano che avrebbe un grande significato anche simbolico». Ma Taglialatela non ci sta, e chiede fortemente che il suolo giuglianese ospiti il Tribunale: «Bisogna sradicare i fenomeni criminali e di violenza – dice Taglialatela – Giugliano ha bisogno del suo Tribunale». Insomma, le posizioni tra due comuni sono distanti e, almeno finora, nessuno dei due contendenti vuole fare un passo indietro.
CRISTINA LIGUORI – IL MATTINO 28/01/2007
.