Erano accusati di essere membri di un gruppo capace di importare ingenti quantitativi di droga dalla Spagna e di muoversi sulla rotta Civitavecchia-Barcellona.
Dopo aver caricato su un furgone “Iveco” la sostanza stupefacente, nascosta in un doppiofondo, gli indagati partivano per tornare a Napoli imbarcando la macchina per poi immettersi sull’autostrada. Un’altra vettura fungeva da staffetta e precedeva il furgone per segnalare eventuali posti di controllo delle forze dell’ordine. I reati ipotizzati dagli inquirenti, a seconda delle varie posizioni degli indagati, sono associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e di detenzione, a fine di spaccio, di droga.
Le indagini hanno tratto origine dalla segnalazione proveniente dalla Guardia Civil spagnola ma avrebbero disvelato anche l’ importazione dalla Spagna di varie partite di droga, successivamente rivendute sul territorio napoletano.
Stamattina l’ufficio 7° del GIP di Napoli ha emesso la sentenza di condanna per i componenti del gruppo e non sono mancate le sorprese come la condanna per Stefano Verde, difeso dagli avvocati Luigi Senese e Luca Gili che, a fronte di una richiesta di 5 anni e sei mesi, è stato condannato a soli 4 anni di reclusione per due ipotesi di acquisto e cessione di ingenti quantitativi di droga (più di 75 kg).
Una condanna senz’altro soft se si considera che il pubblico ministero aveva richiesto una condanna più elevata e che Verde, inizialmente era ritenuto intraneo all’associazione e gli veniva contestata la circostanza aggravante dell’ingente quantitativo. Tra le altre condanne 10 anni per Giovanni e Vincenzo Maiorano, 10 anni Pasquale Vallefuoco, 5 anni e quattro mesi Alfredo Felaco e Ciro Di Lanno, 8 anni Salvatore Di Palma, Antonino Lauro e Maurizio Cappiello 2 anni, 5 anni e sei mesi Castrese Sarracino. Assolto Domenico Della Rotonda. Simeoli Castrese difeso dall’avvocato Luca Gili ha incassato due anni con pena sospesa; Cerullo Giovanni anni 10.

