Militari dei Nuclei Carabinieri Forestale di Castel Volturno e di Roccamonfina, dopo
diversi servizi di appostamento, in orario notturno, sotto una pioggia incessante, hanno
sorpreso, nel comune di Villa Literno, all’interno dell’area protetta denominata “Oasi
delle Soglitelle”, facente parte della “Riserva Naturale Regionale Foce Volturno – Costa di
Licola – Lago di Falciano”, un bracconiere intento ad esercitare la caccia di frodo su uno
specchio d’acqua che aveva allestito con sagome in plastica galleggianti “cd. stampi”
raffiguranti le fattezze degli anatidi da attrarre e due richiami acustici elettromagnetici
riproducenti il verso degli stessi uccelli acquatici in modo da ingannarli e farli avvicinare in
prossimità della postazione di tiro.
A caccia nell’oasi con finti richiami e sagome di anatre, denunciato bracconiere di Napoli
Attese le condizioni meteoclimatiche favorevoli al passaggio dell’avifauna acquatica
migratoria il bracconiere era già riuscito ad abbattere illecitamente n. 3 esemplari di
alzavola.
I militari hanno quindi proceduto ad identificare il cacciatore di frodo e a sottoporre in
sequestro a suo carico quanto segue: nr. 1 fucile semiautomatico Benelli m1 Super 90, nr.
108 cartucce cariche calibro 12, tre esemplari di Alzavola abbattuti ed i mezzi di caccia
vietati (richiami acustici, diffusori, batterie, stampi, etc.).
Il soggetto è risultato anche essere privo della licenza di porto di fucile per uso caccia in
quanto revocata dall’Autorità di Pubblica Sicurezza.
Il cacciatore di frodo, proveniente dalla provincia di Napoli, già noto ai militari in quanto
già oggetto di precedente denuncia in passato per violazioni venatorie, è stato quindi
deferito per i reati di:
- esercizio di caccia in area protetta “Oasi delle Soglitelle” (zona umida e area naturale
protetta), la cui integrazione prevede in sede di condanna la confisca definitiva delle
armi; - porto abusivo di armi in luogo aperto al pubblico senza essere in possesso di valida
licenza; - uccisione di animali per aver abbattuto i nr. 3 esemplari di alzavola.
L’operazione assolta dai militari è di assoluto rilievo in quanto la zona umida “Oasi delle
Soglitelle” è riconosciuta a livello internazionale per la sua peculiare valenza naturalistica
poiché in essa trovano rifugio e ristoro, durante il passo migratorio, le più svariate specie di
uccelli acquatici, tra cui fenicotteri rosa, alzavole, avocette, cavalieri d’Italia e volpoche,
nonché specie di aironi, limicoli e piccoli passeriformi come il pettazzurro.