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A Giugliano vince il partito dell’astensionismo, al voto solo il 45,54% degli aventi diritto

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Il partito dell’astensionismo è quello che prende più voti a Giugliano, ad urne chiuse arrivano infatti i dati ufficiali sull’affluenza delle amministrative. L’affluenza si è attestata infatti al 45,54%, molto lontano  dal 64,33% del primo turno di cinque anni fa.

Ora inizia lo spoglio per la scelta del sindaco. In corsa Diego D’Alterio per il centrosinistra (sostenuto da 6 liste), Giovanni Pianese per il centrodestra (sostenuto da 7 liste) e Salvatore Pezzella (lista civica).

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Le modalità di voto per il sindaco

L’elettore può votare in uno dei seguenti modi:

  1. Tracciando un segno solo sul simbolo di una lista: il voto vale sia per la lista sia per il candidato sindaco ad essa collegato.

  2. Tracciando un segno sul nome del candidato sindaco e sul simbolo di una lista a lui collegata: anche in questo caso, il voto è valido per entrambi.

  3. Voto disgiunto: è possibile votare un candidato sindaco e, contemporaneamente, una lista non collegata a quel candidato.

  4. Tracciando un segno solo sul nome del candidato sindaco: in tal caso, il voto si intende espresso solo per il candidato sindaco, senza attribuzione di preferenza ad alcuna lista.

Le preferenze per i consiglieri

Ogni elettore può esprimere fino a due preferenze scrivendo il nome dei candidati alla carica di consigliere comunale negli appositi spazi sotto il simbolo della lista. In Comuni fino a 5 mila abitanti, è ammessa una sola preferenza.

Attenzione: se si indicano due preferenze, devono essere per candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza.

La preferenza è valida anche se si scrive solo il nome del candidato, senza segnare il simbolo della lista: in questo caso, il voto viene attribuito anche alla lista di appartenenza e, di conseguenza, al candidato sindaco a essa collegato (salvo nel caso di voto disgiunto).

Nomi e cognomi: attenzione alle omonimie

In caso di cognomi identici tra candidati, l’elettore dovrà indicare nome e cognome, e se necessario, anche la data di nascita. Se il candidato ha due cognomi, è sufficiente scriverne uno solo, a meno che non vi siano possibilità di confusione, nel qual caso l’indicazione deve essere completa.

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Redazione Internapoli
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