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sabato, Luglio 5, 2025
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Accusato di essere il suggeritore delle ‘patenti facili’, torna libero il 48enne di Volla

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Il gip del Tribunale di Brescia ha permesso ad Antonio Governucci di affrontare il processo, relativo all’indagine sulle patenti facili, da uomo libero. Il 48enne di Volla, difeso dall’avvocato Giovanni Russo, è stato accusato di essere il suggeritore di un’organizzazione. Inizialmente venne sottoposto agli arresti domiciliari, misura poi revocata, e adesso andrà a processo da uomo libero.

L’INDAGINI SULLE PATENTI FACILI

All’esito di un’articolata attività d’indagine condotta in piena sinergia, la Polizia Stradale di Brescia, la Polizia Provinciale di Brescia e i militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Brescia stanno dando esecuzione ad un’Ordinanza applicativa di misura cautelare nei confronti di quattro soggetti indagati per aver costituito un’associazione per delinquere finalizzata a far ottenere patenti di guida di tipo B e carte di qualificazione del conducente per la guida professionale di mezzi pesanti per conto terzi.

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I provvedimenti cautelari si aggiungono alle altre quattro misure già eseguite nel mese di settembre 2023, a carico di soggetti tutti facenti parte della medesima consorteria criminale. In particolare, le investigazioni avrebbero evidenziato il coinvolgimento, quale “capo promotore” del sodalizio, di un soggetto bresciano, titolare di quattro autoscuole guida, il quale si sarebbe adoperato, unitamente ai suoi sodali, per far ottenere a diversi candidati patenti di guida e/o certificati di qualificazione del conducente, attestando falsamente la partecipazione dei candidati al previsto corso di formazione (obbligatorio) ed avendo, nell’ambito dei previsti esami di conseguimento dei titoli, munito fraudolentemente i candidati di microcamere e auricolari miniaturizzati collegati con un suggeritore esterno che avrebbe fornito le risposte corrette da fornire in sede di esame.

Matrimonio da oltre un milione

La lunga e complessa attività di indagine trae origine da una serie di interventi effettuati dalla Polizia Stradale presso la locale Motorizzazione civile dove decine di candidati di diverse etnie venivano trovati in possesso di apparecchiature elettroniche idonee a ricevere suggerimenti dall’esterno e pertanto denunciati a piede libero.

Nel corso di una successiva perquisizione effettuata a carico di un titolare di quattro autoscuole, la Polizia Provinciale aveva già rinvenuto oltre un milione di euro in contanti non giustificati e, potendosi ravvisare la presenza di reati presupposto per l’applicabilità della confisca “per sproporzione” (ex 240-bis c.p.), nell’ottica trasversale di aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Brescia hanno proceduto all’esecuzione di mirate indagini economico-patrimoniali che avrebbero evidenziato un’effettiva sproporzione tra i redditi dichiarati e il patrimonio posseduto dal predetto titolare di autoscuole di oltre 1 milione di euro, così giungendo al sequestro preventivo del denaro.

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