“Ringrazio in primis Spalletti che è riuscito a modellare il gruppo di lavoro come pochi”. Lo ha detto il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis quando ha ricevuto il premio di squadra dell’anno assegnato al Napoli dalla Gazzetta dello Sport.
“Alla fine del primo anno di Spalletti al Napoli – ha ricordato De Laurentiis – gli avevamo levato sei giocatori fondamentali e li abbiamo sostituiti. Chiaro che poteva esserci qualche dubbio, me lo dicevano i tifosi in estate, erano contro di me per aver cambiato i sei beniamini. Spalletti ha saputo coniugare il prima e il dopo, e far rendere al massimo i giocatori nuovi. Napoli vorrebbe vincere lo scudetto ogni anno, ma si vince già con l’essere napoletani“.
Spalletti esalta Napoli: “Facile vincere con il supporto della città”
“A Napoli è facilissimo vincere: quando si ha il supporto di una città come Napoli tutto diventa facile. Questa vittoria ha fatto esplodere la città di gioia“. Lo ha detto il CT della nazionale Luciano Spalletti, che ha ricevuto a bordo di una nave Msc il premio di allenatore dell’anno dalla Gazzetta dello Sport.
Spalletti ricorda il suo affetto per la città, di cui ha il tatuaggio dello scudetto sul braccio: “Quando vado in giro per Napoli e mi riconoscono sono io che li voglio abbracciare“. Quanto al suo rapporto con il mondo del calcio, “io non litigo mai con nessuno – ha detto – gli altri litigano con me e poi accuso il colpo. Ma accetto chi vuole tornare a essere mio amico dopo avermi perso per un po’. L’amico più grande che ho nel calcio? È Di Lorenzo”.
L’ex allenatore azzurro ha parlato anche degli Europei: “Sarà un’esperienza bellissima e ci andiamo con tutto l’entusiasmo. Io chiamo in nazionale chi la voglia di infilarsi la maglia dell’Italia”.
Spalletti cittadino onorario di Napoli
La decisione dell’amministrazione Manfredi, sottolinea una nota del Comune, “accoglie le richieste pervenute da parte dei consiglieri comunali ed è motivata non solo dai meriti sportivi, ma anche per il contributo reso dal tecnico al rafforzamento dell’immagine, del prestigio e dell’identità partenopea”.
Nella delibera si sottolinea il “legame viscerale con la città” e, in particolare, l’espressione “università di vita” con la quale Spalletti ha definito Napoli, riconoscendone in tal modo il massimo livello formativo nell’ambito di un percorso di affiliazione spontanea e di assorbimento dei valori culturali e sociali.