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giovedì, Maggio 2, 2024
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Aggredì quattro studenti cinesi, 24enne arrestato in Campania con l’aggravante dell’odio razziale

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Lo hanno arrestato per lesioni personali con l’aggravante di aver commesso il fatto per finalità di discriminazione ed odio razziale. E’ l’ipotesi di reato contestata a Marco Chiariello, 24 anni, di Benevento, che il gip Pietro Vinetti ha spedito ai domiciliari – era all’obbligo di dimora per altre vicende – nell’indagine dei carabinieri sull’episodio accaduto in piazza Piano Piano di Corte nella notte tra il 12 ed il 13 maggio 2023, del quale avevano fatto le spese quattro studenti cinesi del Conservatorio.

Aggredì fisicamente e verbalmente quattro studenti cinesi, 24enne finisce ai domiciliari

Erano rimasti vittime di un’aggressione, sia fisica che verbale, da parte di un giovane che, secondo gli inquirenti, avrebbe pronunciato diverse espressioni discriminatore a sfondo razziale nei loro confronti. I quattro erano stati trasportati al Fatebenefratelli e giudicati guaribili in pochi giorni, immediate le prese di posizione e gli attestati di solidarietà nei confronti della comunità cinese, una rappresentanza della quale era stata ricevuta dal sindaco Mastella.

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Difeso dall’avvocato Massimiliano Cornacchione, Chiariello era stato denunciato al pari di una 21enne nata in Romania e residente a San Nazzaro. I due avevano offerto ai carabinieri la loro versione, escludendo qualsiasi implicazione razzista.

I fatti risalgono a maggio 2023

In base alla loro ricostruzione, tutto sarebbe iniziato quando una ragazza di origini orientali avrebbe tirato i capelli alla 21enne senza alcuna motivazione se non quella, a loro dire, di una presunta condizione di ubriachezza. Il 24enne sarebbe intervenuto, a quel punto tre ragazzi, connazionali della giovane, e anche loro descritti in preda ai fumi dell’alcol, si sarebbero scagliati contro di lui, colpendolo e rompendogli gli occhiali.

Lo ‘scontro’ si sarebbe concluso quando uno dei tre, secondo il 24enne e la 21enne, avrebbe pronunciato in italiano la frase “siamo ubriachi, smettiamola qui”. I due erano tornati a casa, poi lunedì, dopo aver saputo dai giornali il putiferio che si era scatenato, avevano fatto ricorso alle cure dei medici per le ferite subite, e successivamente avevano deciso di sporgere denuncia a loro volta.

Le indagini dirette dal pm Giulio Barbato e condotte dai carabinieri, attraverso l’analisi delle telecamere della zona, dei video registrati dalle vittime e l’escussione dei testimoni, compresi gli abitanti della zona, avrebbero consentito di identificare Chiariello che, dopo l’aggressione dei quattro cinesi, si era allontanato in auto con la ragazza prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Da qui gli arresti, ordinati sul presupposto del pericolo della reiterazione del reato.

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