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domenica, Giugno 16, 2024
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Dramma nel Napoletano, Alessandro morto nel cantiere. I familiari: “Lavorava a nero”

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“Faremo di tutto affinché giustizia venga fatta: sporgeremo querela contro il datore di lavoro, anche perché Alessandro Panariello lavorava in nero, nonostante avesse sempre chiesto di avere un regolare contratto”. La famiglia dell’operaio di 21 anni vittima dell’ennesima morte bianca avvenuta in Campania nel 2024, affida ai propri avvocati, Gennaro Caracciolo e Agostino Russo, le loro parole piene di rabbia e di dolore.

Secondo le prime ricostruzioni Alessandro, originario di Poggiomarino, è rimasto ucciso da una lastra d’acciaio caduta dalla carrucola che stava sollevando mentre lavorava in un palazzo nel centro di Scafati.

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“Siamo morti insieme al nostro Alessandro – fanno sapere tramite gli avvocati la madre Flora, il compagno di quest’ultima e la fidanzata del 21enne, Annachiara – Ora la nostra vita è cambiata per sempre”.

Il 21enne, orfano di padre. aiutava economicamente, nonostante la sua giovane età, l’intera famiglia. “Queste morti – dice l’avvocato Caracciolo – accadono perché non c’è la giusta cultura sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro, non c’è la giusta cultura nelle aziende e non si provvede all’adozione dei giusti
modelli di gestione e controllo delle procedure aziendali”.

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