L’allarme della Caritas di Napoli
La povertà a Napoli sta facendo aumentare sempre di più il numero delle famiglie che non riescono a mettere un piatto in tavola e ad arrivare a fine mese. Di conseguenza, è aumentato notevolmente il numero di famiglie che si recano alle mense della Caritas. Questo è stato l’allarme di Marisa Pitrella, direttrice della Caritas diocesana di Napoli, in un convegno all’Ordine dei Commercialisti, la quale ha colto l’occasione per lanciare l’operazione «Aperti per ferie». Verranno, attraverso questa iniziativa, lasciate operative le 15 mense attive sul territorio di Napoli e provincia, per tutto il periodo, anche in agosto. Chiudere, difatti, non è possibile in quanto la solidarietà non può permettersi di andare in vacanza. Significherebbe a quel punto negare un pasto a chi non ha nulla. «Abbiamo 15 mense dove serviamo fra posti a tavola, pranzo, cena e colazione e cestini da asporto, dal centro storico al Vomero, da Afragola a Torre del Greco, oltre 1500 persone al giorno, non solo senza dimora e immigrati, ma famiglie diventate povere soprattutto dopo il Covid. Sono quei padri e quelle madri che poi si rivolgono ai nostri centri di ascolto per chiedere un sostegno per il pagamento delle utenze. Non possiamo aiutare tutti, ma cerchiamo di sostenere chi ha più bisogno e soprattutto di avviarli verso un’autonomia di vita, con soluzioni che possano portare al lavoro e all’indipendenza economica», ha dichiarato la direttrice.
La situazione in Italia
Il Report statistico nazionale 2024 aveva già lanciato un allarme qualche mese fa rivelando che il 9,8% della popolazione complessiva del nostro Paese vive in stato di povertà assoluta. Napoli non è che un unico aspetto di una crisi ben più ampia. Il Report valorizza i dati di 3.124 Centri di ascolto e servizi delle Caritas diocesane, dislocati in 206 diocesi in tutte le regioni italiane. L’immagine delineata dai dati provoca non poca preoccupazione: sulla base delle stime Istat, un residente su dieci, vive in uno stato di povertà assoluta. Complessivamente risultano in uno stato di povertà assoluta 5 milioni e 752 mila residenti, per un totale di oltre 2 milioni 234 mila famiglie. Ad essi si aggiungono coloro che vivono in una condizione di rischio di povertà e/o esclusione sociale: si tratta complessivamente di circa 13 milioni e 391 mila persone, pari al 22,8% della popolazione, per la maggior parte concentrati nelle aree del Mezzogiorno. Un allarme, dunque, che era già stato lanciato su base nazionale.