Una donna di nazionalità ucraina di 35 anni, della quale non è ancora stata resa nota l’identità, è stata uccisa a Rosarno, nell’appartamento in cui viveva con il compagno, anche lui ucraino. L’uomo è stato fermato nella notte dalla polizia, dopo alcune ore di ricerche, ed è sospettato di essere l’autore dell’omicidio. Il corpo è stato trovato nella tarda serata di ieri, alla vigilia del giorno della festa della donna, dal proprietario dell’appartamento in cui la vittima viveva. Sul corpo della donna, da un primo esame del medico legale, sono stati riscontrati molti segni di violenza e di colluttazioni, anche pregresse.
8 Marzo, la Festa che non c’è. Già 20 donne uccise da inizio anno
L’8 marzo si dice sia la Festa della Donna ma ancora una volta c’è poco da festeggiare ed allora preferiamo raccontare la Giornata Internazionale della Donna per porre i riflettori sulla condizione femminile: un anniversario ancora segnato dai femminicidi (sono già 20 le donne uccise da inizio 2023), dalla violenza fisica, psicologica e economica in una società dove la donna ancora fatica a sedere in posti apicali, ha poca rappresentanza in politica e continua a dover scegliere tra famiglia e lavoro.
Sono 125 le donne uccise nel 2022, il 95% maggiorenni e il 78% italiane. Sono stati 103 gli omicidi in ambito familiare, 61 per mano del partner o ex, 34 da un genitore o da un figlio. Sono le cifre della strage ricordate in un’analisi realizzata in occasione dell’8 marzo dalla Direzione centrale della Polizia criminale.
E’ “giusto” che le donne possano esprimere le “loro capacità in ogni ambito, non solo in quello familiare, ed essere remunerate in modo uguale agli uomini a parità di ruolo, impegno e responsabilità. I divari che ancora sussistono sono una grave ingiustizia”. Lo afferma il Papa nella prefazione al volume “Più leadership femminile per un mondo migliore: il prendersi cura come motore per la nostra casa comune”, pubblicata dalla Stampa. “Questi divari, insieme con i pregiudizi verso le donne sono alla base della violenza sulle donne. Ho in molte occasioni condannato questo fenomeno” perché “la violenza sulle donne è una piaga aperta frutto di una cultura di sopraffazione patriarcale e maschilista. Dobbiamo trovare la cura per sanare questa piaga, non lasciare sole le donne”, conclude il Papa.