domenica, Luglio 20, 2025
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“Andiamo a prenderci lo Scudetto”. Conte non ci sarà in panchina contro il Cagliari ma suona la carica

Antonio Conte è intervenuto ai microfoni di DAZN nel post partita contro il Parma al Tardini. Il pareggio per 0-0 ha comunque permesso alla squadra azzurra di restare al primo posto.

“Vincere qui è diverso” 

Le parole di mister Conte nel dopo partita del pareggio di ieri sera sono cariche di speranza e determinazione verso l’ultimo passo fondamentale che il suo Napoli dovrà affrontare per conquistare il quarto scudetto della storia azzurra.

Siamo vicini, ma ancora quel passo lo dobbiamo fare. L’ultimo passo lo faremo in casa nostra col supporto dei nostri tifosi. E’ un campionato molto difficile. Siamo stati lì tanto in testa alla classifica nonostante le grandi difficoltà , ma non ci siamo mai lamentati e siamo andati avanti, siamo lì a un passo per fare qualcosa di storico per Napoli. Vincere qui è diverso rispetto ad altre piazze. Stiamo perdendo tutti i pezzi e nonostante questo rimaniamo lì a combattere in testa alla classifica. In panchina non avevamo tanti giocatori, il merito è di questi ragazzi che ci mettono anima e cuore”.

Poi è intervenuto anche sull’espulsione che lo terrà lontano dalla sua squadra durante l’ultimo match contro il Cagliari. Sfida che dinanzi ad una vittoria consegnerebbe lo scudetto ai partenopei.

Mi dà fastidio, lavori tutto l’anno per arrivare a giocarti una partita che è decisiva. Confido nello staff, in questi ragazzi e confido soprattutto nel pubblico al Maradona. Sicuramente mi ha fatto innervosire l’ostruzione che c’è stata oggi, vengo dal calcio inglese e su questo dobbiamo migliorare ed è questo che ha procurato l’espulsione“.

“Abbiamo l’osso in bocca”

Antonio Conte è intervenuto anche per quanto riguarda la preparazione atletica della squadra, facendo caso a quante assenze hanno condannato l’organico della squadra. Ha considerato anche che il suo Napoli ha giocato tutto l’anno una partita a settimana, a differenza dell’Inter inseguitrice.

“Abbiamo cambiato tanto durante l’anno. Poi il fatto che abbiamo giocato ogni sette giorni. Non avrei potuto farlo se avessimo giocato ogni tre giorni. Questa era una rosa ristretta e sta arrivando fino all’osso. Adesso abbiamo l’osso in bocca e non lo dobbiamo mollare.

LE PAROLE IN CONFERENZA STAMPA

Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa, dopo il pari con il Parma: “Manca un ultimo passo. Dobbiamo cercare di farlo assolutamente. Mi sento di dire ai napoletani di stare concentrati, sul pezzo, senza tirare fuori bandiere con numeri a caso. Stiamo sul pezzo, questi ragazzi hanno bisogno di essere spinti verso il traguardo, che sarebbe storico, dopo appena due anni. Arriverebbe in una maniera inimmaginabile. Siamo la squadra che è stata in testa più a lungo, da gennaio in poi questi ragazzi hanno fatto qualcosa di straordinario. Abbiamo dovuto gestire sempre situazioni di emergenza, anche oggi eravamo senza Lobotka, Neres è appena rientrato, Buongiorno è sempre stato in infermeria, il suo sostituto Jesus si è fermato e per esperienza abbiamo adattato Olivera.

Son successe tante cose, vederci lì deve darci grande orgoglio, son state superate tantissime difficoltà. Il merito è esclusivamente dei ragazzi che ci stanno credendo, manca un ultimo passo da fare insieme ai tifosi, in maniera intelligente, corretta, seria. Se dovesse accadere, allora sì che poi si potrà celebrare come Dio comanda. Salto l’iultima partita? Questo mi dispiace. Uno lavora tanto durante l’anno. Sinceramente mi ha dato molto fastidio l’ostruzione del Parma nel secondo tempo, l’ho trovata esagerata e poi si lamentavano il recupero di soli sette minuti. Si è giocato pochissimo nella ripresa. E’ stato permesso troppo questo, ho avuto la fortuna di allenare in Inghilterra, queste cose vengono fischiate dal pubblico. Posso capire ci siano obiettivi diversi, ma a tutto c’è un limite. Mi ha dato fastidio, ho avuto un contatto e non sarò in panchina, mi dà molto fastidio. Il mio staff saprà cosa fare, ma mi auguro in futuro che queste perdite di tempo vengano evitate. Più emozionante o complicato?

Entrambe, ma è stato molto complicato. E’ sempre passato tutto per normale, i calciatori non c’erano e giocavi e non succedeva nulla. Noi non ci siamo lamentati mai, non ho voluto dare alibi ai ragazzi, abbiamo sempre cercato la soluzione. Ma da gennaio in poi abbiamo dovuto trovare sempre soluzioni per arrivare ad una giornata dalla fine con un punto di margine. Rosa ridotta, che ora è all’osso. Manca Lobotka, è mancato Neres, Buongiorno quasi sempre fuori nel girone di ritorno, nessuno ha mai tirato in ballo questo. Ma davvero stavamo raschiando il fondo dal barile eppure siamo là in classifica, riconoscerlo sarebbe onestà intellettuale. Viene detto poi che si è sofferto, cazzo come si fa a non soffrire. Due anni fa lo scudetto è stato in carrozza, con un’altra squadra e un’altra situazione. Quest’anno invece… se qualcuno ha la soluzione alzo le mani, mi arrendo (ride, ndr). Però solo a fine stagione. Come si prepara un momento così delicato? E’ inevitabile entrare in un’altra dimensione. Sono situazioni che se vinci in carrozza puoi gestire con leggerezza. E’ vero, qualcuno è abituato a vincere lo scudetto da due anni fa, ma sono abituati a farlo in carrozza, non con un testa a testa come quest’anno. Erano dieci finali qualche mese fa, ora ne manca una. Sono stati bravissimi, hanno affrontato una situazione mai affrontata. In questi giorni dirò “andiamo a prenderci lo scudetto'”.