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mercoledì, Giugno 26, 2024
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Anna Scala uccisa con “inaudita ferocia”: minacce di morte e accuse di tradimento dopo le denunce

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E’ stato compiuto con “inaudita ferocia” e “in spregio del rapporto sentimentale che legava la vittima e l’indagato” l’omicidio di Anna Scala. La donna accoltellata a morte dal 54enne Salvatore Ferraiuolo e trovata senza vita nel bagagliaio della sua auto, a Piano di Sorrento giovedì 17 agosto. Lo sottolinea la Procura di Torre Annunziata nel provvedimento di fermo emesso nei confronti dell’omicida reo confesso. In cui si evidenzia anche che l’indagato è anche in grado di compiere altri reati contro la persona. Armato di coltello, Ferraiuolo ha atteso per oltre un’ora la ex per ucciderla.

E su questo particolare si poggia l’aggravante della premeditazione contestata dagli inquirenti all’uomo, nato a Piano di Sorrento ma residente a Sant’Agnello. Il sostituto procuratore di Torre Annunziata Federico Nesso e il procuratore Nunzio Fragliasso contestano l’omicidio aggravato dalla premeditazione, lesioni e porto d’arma da taglio e occultamento di cadavere. Poi ci sono i maltrattamenti.

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L’omicidio, emerge dal provvedimento, ha avuto importanti segnali precursori. Anna aveva subìto due aggressioni in due giorni, tra il 24 e il 25 luglio, con pugni e schiaffi presi a casa di un’amica e in spiaggia. E, in aggiunta, i danni, sempre per mano dell’ex, alla sua Citroen C3 (dove poi è stata ritrovata senza vita) e le minacce di morte. “Vai a togliere la denuncia… quanto torno t’acciro (ti uccido) proprio…”,  con queste parole voleva costringerla a ritirare le denunce nei suoi confronti, corredate dall’accusa di tradimento. I pm, nel decreto, sottolineano la sussistenza del pericolo di fuga e anche importanti testimonianze. Sia quelle rese dall’amica a casa della quale la vittima si trovata il 24 luglio quando Ferraiuolo l’ha picchiata, che le dichiarazioni dei carabinieri di Massa Lubrense e di un sottotenente della polizia locale.

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