Le 11:46 del 5 giugno, un annuncio destinato a restare scolpito nella mente dei tifosi azzurri. Forse il colpo più importante dell’ultimo decennio per quanto riguarda la panchina. Certo, negli ultimi anni sono arrivati a Napoli anche top allenatori come Rafa Benitez e Carlo Ancelotti, ma nessuno aveva il carisma ed è stato così atteso e voluto come Antonio Conte.
Come la città di Napoli ha accolto Antonio Conte
Gli ultimi giorni sono stati frenetici per Napoli ed i suoi tifosi. La città ha aspettato con passione l’annuncio del nuovo tecnico. E non poteva mancare il tipico folklore napoletano. La città non ha perso tempo ed ecco il primo omaggio al Conte “napoletano”. Oltre alla classica statuina messa nel presepe di San Gregorio Armeno, non poteva mancare anche la pizza dedicata al neo allenatore. Infatti una celebre pizzeria di “Spaccanapoli” si è subito adoperata preparare la ‘pizza alla Conte’, con mozzarella di bufala, parmigiana di melenzane, stracciata di bufala e pomodoro San Marzano, ovviamente ingredienti cari ad Antonio.
Napoli già ama Conte ed il mister non è restato indifferente a tutte queste manifestazioni di affetto. Ha pubblicato le Instagram stories di tanti utenti che gioivano per il suo arrivo a Napoli. Gran parte delle stories non erano di parenti, amici o ex calciatori, ma di gente comune, proprio a rappresentare la dimensione di Conte a tratti simile a quella di Spalletti, quella di aggregatore, di allenatore del popolo.
Antonio Conte come caposaldo della rifondazione del Napoli
L’importanza di Antonio Conte è da contestualizzare al momento storico e, come ammesso da Aurelio De Laurentiis, sa tanto di una parola: rifondazione. Un termine che sa allo stesso tempo di rilancio dopo una stagione disastrosa, culminata negativamente con un decimo posto, fuori dall’Europa dopo 14 anni e tre cambi in panchina. Stavolta, se altri profili potevano dare si progressi nel gioco, ma senza garantire una certa risonanza, l’aver puntato su Antonio Conte dimostra la volontà di rilanciarsi, di fare un mercato competitivo considerando anche il budget, un mercato che possa tornare a far sognare la piazza.
Il rapporto tra De Laurentiis ed il nuovo allenatore
Si, quella piazza che non più di un anno fa salutava commossa Luciano Spalletti, pronta ad accogliere il nuovo condottiero. Napoli vive di pancia, una passione travolgente, capace in pochi giorni di lasciarsi alle spalle una stagione nefasta, passione che presumibilmente travolgerà anche Conte. Non si parla d’altro in città, in tutti i luoghi di aggregazione, da quando l’allenatore ed il presidente sono stati immortalati insieme per la prima volta in un ristorante. I giudizi si sprecano: una minima parte della città non vede bene il nuovo tecnico per possibili incompatibilità caratteriali con il Presidente, oltre che per il suo passato bianconero, ma il pensiero comune è concorde riguardo il fatto che Conte poteva essere l’unica soluzione in un processo di ricostruzione, ovviamente assistito da una dirigenza colpevolmente impreparata dodici mesi fa e da calciatori pronti a sposare la causa Napoli.
Carattere e leadership le qualità principali di Conte
L’aspetto che lascia più ottimisti i tifosi sta proprio nella capacità di leadership del neo allenatore azzurro. Quell’aspetto da condottiero, unito da una forte umanità che ha fatto le sue fortune nel corso della sua carriera. Se Ancelotti è sempre stato un grande gestore, un “leader calmo” come ammesso nella sua autobiografia e Spalletti prima di Napoli era sì bravo, ma eterno secondo, Conte rappresenta la certezza di una guida per i calciatori, un’alchimia che spesso coincide con vittoria.
