Sono trascorsi ormai 4 mesi da quel terribile incidente che avrebbe poi causato il decesso qualche giorno più tardi di Rosario Bruno, 41enne di Melito, la cui morte ha lasciato sgomento un’intera comunità.
Era il 7 agosto scorso quando i medici comunicarono ai familiari presenti all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, che il cuore di Rosario aveva smesso di battere: fatale per Rosario, che circolava in sella ad uno scooter, l’impatto avvenuto nel pomeriggio di venerdì 19 luglio con una vettura in via Galileo Ferraris a Giugliano.
Rosario cadde a terra e li vi restò per alcuni interminabili minuti, nonostante il luogo del sinistro distasse poche decine di metri dall’ospedale di Giugliano. Le sue condizioni apparvero immediatamente disperate, nonostante il repentino trasferimento al nosocomio di Pozzuoli e la conseguente operazione. Soltanto intorno alle 23 i suoi familiari, che da ore cercavano di contattarlo al cellulare, furono avvisati dell’incidente e delle catastrofiche conseguenze.
Da quel momento, con il fiato sospeso per il destino di Rosario, la madre del 41enne ed i fratelli cercarono di capire cosa fosse realmente accaduto e la dinamica di un incidente per certi versi inspiegabile.
Troppi punti oscuri che oggi, a distanza di quattro mesi da quel maledetto pomeriggio, non sono ancora stati chiariti. Nel pomeriggio di ieri, la sorella di Rosario Bruno, Rossella, si è sfogata sui social, lanciando un disperato appello: “Sono passati dei mesi e ancora non ci rassegniamo perchè nessuno sa dirci cosa sia successo quel maledetto 19 luglio, la mia vita, la vita di tutti noi, si è fermata quel maledetto giorno, ad oggi chiedo aiuto a chiunque fosse presente quel giorno in via Galileo Ferraris, a Giugliano all’altezza della pasticceria Marano intorno alle 17.00”.
Rossella con un post toccante pubblicato su Facebook ha cercato di smuovere le coscienze di chi potrebbe conoscera particolari utili a ricostruire la dinamica dell’incidente. “Chiunque abbia visto qualcosa ci aiuti a scoprire la verità, poichè quel giorno oltre a portare via mio fratello, ha portato via la serenità di tutti noi familiari. Il non sapere cosa sia realmente accaduto ci logora sempre di più giorno per giorno – ha scritto la giovane con un recente passato da consigliera comunale a Melito – Se qualcuno sa o ha visto qualcosa vi chiedo di farsi avanti ed aiutarci a dare giustizia a Rosario, un ragazzo che aveva un cuore grande a cui tutti volevano bene e sempre pronto ad aiutare il prossimo. Mio fratello era questo, e sono sicura che se lui avesse potuto dare aiuto, l’avrebbe fatto senza esitare. mi appello al buon cuore di chi so trovasse lì quel giorno. Aiutateci a sapere la verità”.
Il post è stato condiviso da centinaia di persone, che hanno avuto modo di apprezzare in vita Rosario Bruno, da sempre impegnato nel sociale e presidente del comitato organizzatore della Festa di Santo Stefano, patrono della città di Melito.
Proprio nelle settimane che hanno preceduto il tragico incidente Rosario era al lavoro con il parroco della chiesa Santa Maria delle Grazie, don Carmine Autorino per organizzare la festa, che come da tradizione si sarebbe dovuta svolgere nella seconda settimana di ottobre.
Festeggiamenti annullati dopo la scomparsa del 41enne che il parroco ha magnificamente voluto ricordare giovedì 10 ottobre posando la fascia di Rosario sulla statua di Santo Stefano nel corso della consueta manifestazione liturgica. Un gesto che non è passato inosservato e che ha commosso la comunità melitese presente in chiesa che, così come la famiglia Bruno vuole conoscere la verità sull’incidente che ha portato via un figlio a Melito, un figlio di cui esserne realmente fieri.