sabato, Luglio 19, 2025
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Arrestati il mandante e l’esecutore dell’omicidio di Emanuele Durante

Oggi sono stati arrestati Salvatore Pellecchia e Alexandr Babalyan, rispettivamente accusati di essere stati il mandante e l’esecutore dell’omicidio di Emanuele Durante. Dunque una vendetta interna al clan della Sanità, figlia di alleanze, sangue e silenzi, quella che ha portato all’omicidio del 20enne risalante allo scorso 15 marzo. A decidere e ordinare l’esecuzione sarebbe stato il clan Sequino, recentemente riorganizzatosi dopo il ritorno in libertà di alcuni affiliati.

Tra gli arrestati figura Pellecchia, figlio di Silvestro – fratello di Maria Grazia Pellecchia, madre di Emanuele Tufano, altra giovane vittima della faida urbana. I delitti dei due ragazzi, come accertato dalle indagini, sono collegati, entrambi al centro di un’inchiesta congiunta tra Procura Ordinaria e Distrettuale Antimafia: l’omicidio di Tufano, avvenuto il 24 ottobre 2024, e quello di Durante.

Il killer affianca la vittima e spara, le agghiaccianti immagini dell’omicidio Durante

Il video inizia con una sorta di sopralluogo fatto da alcuni uomini in scooter.
La smart nera parcheggiata è quella di Durante. Al secondo 11, la scena in via Santa Teresa degli Scalzi. Nel tondo rosso la scena dell’agguato. Due in scooter affiancano la smart lato guidatore. Il passeggero dello scooter esplode un colpo (si intravede la fiammata) I due fuggono. Durante è ferito. Tampona l’auto davanti e poi perde lentamente il controllo della Smart, andando alla deriva nella corsia di marcia opposta. Dal secondo 32 la scena è ripresa da un’altra prospettiva. La scena della smart alla deriva dal secondo 58 in poi.

 

Le indagini sugli omicidi Tufano e Durante

La Squadra Mobile e il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Napoli hanno eseguito 3 diverse ordinanze di custodia cautelare, due emesse dall’ufficio G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e una dall’ Ufficio GIP del Tribunale per i Minorenni di Napoli su richiesta della locale
Procura per i Minorenni, che hanno portato all’arresto di 16 persone, tra cui 6 minorenni.

Le indagini, frutto del coordinamento investigativo tra le due Procure, attengono a due distinti ma collegati episodi di sangue: l’omicidio di Emanuele Tufano , verificatosi lo scorso 24 ottobre 2024, e l’omicidio di Durante del 15 marzo 2025, delitti commessi con metodo tipicamente camorristico.

Il conflitto a fuoco culminato con l’omicidio Tufano

Le dettagliate attività investigative della Squadra Mobile di Napoli hanno consentito di accertare che Tufano è stato ucciso nel corso di un gravissimo conflitto a fuoco, iniziato in via Antonietta De Pace e conclusosi in via Carminiello al Mercato, tra due gruppi contrapposti di giovani, alcuni dei quali minorenni, provenienti dai quartieri Sanità e Mercato che, con le tipiche modalità della criminalità organizzata, si sono affrontati utilizzando almeno 5 armi ed esplodendo gli uni contro gli altri, ad altezza d’uomo e con l’intenzione di uccidere, numerosi colpi e, per un errore nell’uso dei mezzi di esecuzione, Tufano veniva ucciso da uno dei componenti del suo stesso gruppo della Sanità.

Il conflitto armato è maturato nell’ambito di contrasti tra gruppi criminali emergenti intenzionati ad acquisire il potere egemonico su diversi quartieri cittadini, mediante atti dimostrativi di supremazia criminale e controllo violento del territorio. Grazie alle meticolose investigazioni della Squadra Mobile sono state identificate le 14 persone -otto maggiorenni e sei minori- che hanno partecipato allo scontro armato, destinatarie del provvedimento cautelare.

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