Incubo finito (forse) per Fabrizio Corona, assolto definitivamente per la vicenda dei soldi trovati in un controsoffitto della sua casa di Milano: l’ex fotografo dei vip era accusato di intestazione fittizia di beni per la nota questione dei 2,6 milioni di euro, trovati in parte appunto in un controsoffitto, in parte in Austria, questione che aveva portato ad un suo ritorno in carcere a ottobre 2016.
La difesa, coi legali Ivano Chiesa e Luca Sirotti, ha depositato, invece, il ricorso alla Suprema Corte contro la condanna per il reato fiscale e l’udienza su questa imputazione è fissata per il prossimo 9 luglio. Nel frattempo, l’ex agente fotografico è tornato in carcere a fine marzo per una serie di violazioni dell’affidamento terapeutico che aveva ottenuto per curarsi dalla dipendenza dalla cocaina.
La Corte col verdetto dello scorso settembre aveva anche ridotto da 1 anno a 6 mesi la pena per Corona per l’illecito fiscale, concedendogli un’attenuante per aver saldato il debito. Nelle motivazioni la Corte ha confermato anche che quei contanti non erano altro che i «proventi in nero delle attività lavorative» dell’ex agente fotografico, che ha poi saldato i debiti tributari. «Sedici mesi di carcere per Fabrizio e 7 per Francesca Persi (la sua collaboratrice che custodiva i soldi, ndr) senza motivo», aveva spiegato l’avvocato Chiesa dopo la sentenza.
Nel frattempo, lo scorso aprile il Tribunale di Sorveglianza ha stabilito che l’ex ‘re dei paparazzì, tra l’altro, non solo deve restare a San Vittore, ma deve scontare nuovamente anche gli ultimi quasi cinque mesi passati in affidamento, in sostanza annullati dai giudici per le sue violazioni. Il suo fine pena per le condanne definitive del passato è previsto per l’autunno 2022.