Alle ore 14 di ieri, come da consuetudine, un’ambulanza del 118 era in sosta su viale Giochi del Mediterraneo, a Bagnoli. L’equipaggio, composto da un’autista soccorritrice e da un’infermiera, entrambe donne, si era temporaneamente spostato all’ombra di un albero per ripararsi dal caldo torrido.
È stato in quel momento che una donna si è avvicinata con fare aggressivo, inveendo contro le due operatrici e urlando accuse pesanti: “Voi non siete buoni! Avete lasciato mia madre a casa e poi è morta!”.
Colte di sorpresa e visibilmente scosse, le due professioniste hanno provato con calma a spiegare che non erano state loro a intervenire nel caso della madre della donna. Tuttavia, ogni tentativo di chiarimento è stato vano: la signora, in evidente stato di alterazione, ha proseguito con insulti e accuse prive di fondamento.
Solo in seguito, a seguito di una verifica dei protocolli e dei dati dell’intervento, è emersa la verità: al momento del soccorso, la madre della donna aveva rifiutato l’ospedalizzazione, esercitando un diritto garantito dalla legge. Il personale sanitario, dunque, aveva agito in modo corretto e nel pieno rispetto delle volontà della paziente.
A denunciare l’accaduto è stata l’Associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate”, da anni impegnata nella tutela degli operatori sanitari. “Si è trattato dell’ennesima aggressione verbale gratuita, figlia forse del dolore, ma comunque inaccettabile”, si legge nella nota diffusa dall’associazione.
La denuncia di Nessuno Tocchi Ippocrate
“Alle ore 14, come di consueto, l’ambulanza del 118 di Bagnoli era in sosta su viale Giochi del Mediterraneo, in attesa di un eventuale intervento. L’equipaggio, composto da un’autista soccorritrice e un’infermiera, entrambe donne, si era momentaneamente rifugiato all’ombra di un albero per trovare un po’ di sollievo dal caldo.
È stato in quel momento che una donna si è avvicinata e ha iniziato a inveire contro di loro, urlando: “Voi non siete buoni! Avete lasciato mia madre a casa e poi è morta!”.
Le due operatrici, sorprese e visibilmente scosse, hanno cercato di spiegare con calma che non erano state loro ad assistere la madre della signora in questione. Tuttavia, ogni tentativo di dialogo è stato inutile: la donna, visibilmente alterata, ha continuato a offendere e accusare le due professioniste del 118, senza alcun fondamento.
Solo in un secondo momento, a seguito di una verifica, è emerso che la madre della signora, al tempo dell’intervento, aveva esplicitamente rifiutato l’ospedalizzazione, esercitando un suo diritto. Il personale sanitario, dunque, aveva agito correttamente e non aveva alcuna responsabilità per quanto accaduto successivamente.
Un episodio spiacevole, l’ennesimo, che testimonia ancora una volta le difficili condizioni in cui si trovano ad operare quotidianamente gli operatori dell’emergenza. Un’aggressione verbale gratuita, figlia forse del dolore, ma comunque inaccettabile”.