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giovedì, Maggio 9, 2024
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Quasi 7 miliardi di euro: il patrimonio di Berlusconi tra aziende, ville e superyacht

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Silvio Berlusconi, secondo le stime di Forbes, aveva un patrimonio di 6,9 miliardi di dollari. Un vero e proprio impero: in primis la holding Fininvest, controllata con un sistema di 7 holding di cui quattro sono riconducibili a Silvio Berlusconi con una quota complessiva del 61,21%. Nelle altre 3 holding ha fatto entrare con una quota ciascuno i cinque figli: Marina e Piersilvio con il 7,65% rispettivamente nelle holding IV e V; Barbara, Luigi ed Eleonora con una quota complessiva del 21,42% nella holding XIV.

Nel suo portafoglio figurano le partecipazioni nelle tre quotate Mfe (47,9%), Mondadori (53,3%), Banca Mediolanum (30%), ed altri investimenti tra cui il Teatro Manzoni (100%). La storica quota del 2% in Mediobanca è invece stata ceduta nel maggio 2021, raccolta soprattutto da Delfin.

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La gran parte del patrimonio immobiliare, incluse le residenze più famose è invece custodito nella società Dolcedrago, di proprietà esclusiva del Cavaliere. Nel 1994 all’interno di Fininvest c’erano già il Milan, Mondadori e le televisioni. Nel 1995 nacque la società di distribuzione cinematografica Medusa, nel 1996 Mediaset, in cui confluirono le tv e Publitalia, venne quotata in borsa, seguita a ruota da Mediolanum, società di risparmio gestito di cui è comproprietaria la famiglia Doris.

Le proprietà di Berlusconi

Le superville: dalla Certosa di Porto Rotondo, valutata 259 milioni, alla “Lampara” di Cannes della ex cognata. I 116 box auto parzialmente sfitti. I 170mila euro di guadagno al giorno (calcolati sugli ultimi 2.000 giorni) grazie alle attività della Fininvest. Una vecchia Audi A6 del 2006 e i diritti su un centinaio di storiche pellicole tra cui «Peppone-Don Camillo» e «I Tre giorni del Condor». L’immobile a Porto Rotondo che fu del fondatore di Playmen e ora «incorporato» nel complesso di Villa Certosa. Il Cinema Fiamma a Roma venduto per 3,1 milioni l’anno scorso a una fondazione emanazione del ministro della Cultura.

Intestata direttamente all’ex premier c’è innanzitutto Villa San Martino ad Arcore, sua residenza da quasi 50 anni: 3.500 metri quadrati, acquistata dal Cavaliere negli anni Settanta. A 6 km di distanza, sempre nei pressi del Parco e dell’Autodromo di Monza, si trova Villa Belvedere (Macherio). Fuori dalla Brianza c’è Villa Campari sul Lago Maggiore, a Lesa. Ad Antigua, nei Caraibi, Berlusconi ha altre due proprietà immobiliari. Intestate direttamente a lui sono anche una vecchia Audi A6 di 17 anni e tre imbarcazioni: lo yacht Magnum 70 «Sweet Dragon» del 1990, il «San Maurizio» del 1977 e la barca a vela «Principessa Vai Via» del 1965. Il resto del portafoglio berlusconiano sono partecipazioni in società e dunque è lì dentro che bisogna andare a vedere cosa c’è. Ecco allora il ramo numero due, quello delle società prettamente immobiliari.

A chi andrà il patrimonio di Berlusconi?

Con la morte di Silvio Berlusconi potrebbe essere distribuito egualmente il 61% di Fininvest ai cinque figli: ognuno otterrebbe poco più del 12%. Se così fosse, i tre figli di Veronica Lario avrebbero più quote di Marina e Pier Silvio. L’altra ipotesi è che Berlusconi abbia lasciato la quota libera dell’eredità (un terzo) principalmente in mano a Marina e Pier Silvio, lasciando loro il controllo della società. Con più potere rispetto agli altri tre figli.

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