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Bimbo di 4 anni annegato in piscina, il bagnino si toglie la vita

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Doppia tragedia nel bresciano. Un bimbo di 4 anni è morto dopo 2 giorni di coma, annegato nella piscina dell’acquapark. Il bagnino di turno, Matteo Formenti, a seguito della notizia, si è allontanato da casa lunedì e suo cadavere è stato ritrovato il giorno dopo. 

Le morti incrociate di Michael, 4 anni, e Matteo, bagnino della piscina dov’era annegato il piccolo

Il piccolo Michael, solo 4 anni, era sfuggito per un attimo dalla vista del padre quando è avvenuta la tragedia. Il bimbo è annegato in piscina, non sapendo nuotare. Le manovre di primo soccorso non hanno avuto i risultati sperati, e un coma irreversibile ne ha portato via le speranze solo due giorni dopo.

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Tra i presenti c’era Matteo Formenti, 37 anni, che in quel momento era di turno come bagnino, all’acquapark di Castrezzato. Colui che avrebbe dovuto salvare il piccolo Michael e non è riuscito, forse per disattenzione, forse perchè davvero non c’era nulla da fare ed è successo tutto troppo in fretta. Lunedì era arrivata la notizia della morte del piccolo quando Matteo si è allontanato da casa e non ci ha fatto più ritorno.

Le cause del suicidio

Un senso di colpa troppo grande, quel telefono sequestrato che lo prospettava come indagato, come responsabile della faccenda. Questi sono stati i motivi che hanno spinto Matteo a togliersi la vita. Le autorità stavano indagando contemporaneamente sulla responsabilità del padre, prima di coinvolgere i responsabili della struttura balneare che aveva aperto solo una settimana prima. Martedì la denuncia per la scomparsa di Matteo, poi la realizzazione, una volta ritrovato un corpo ai piedi del Monte Orfano.

Queste le parole del sindaco di Chiari, suo paese d’origine: “Avevamo sperato fino all’ultimo, credendo che si fosse allontanato. Era molto legato alla comunità, lavorava come volontario alle sagre, andava in palestra. Era schivo ma un bravo ragazzo“. Il sindaco ha tra l’altro sottolineato come, nel suicidio di Matteo, abbiano probabilmente avuto un ruolo anche i tanti commenti accusatori e negativi che avevano tinto, nei giorni precedenti, il bagnino come responsabile assoluto della morte di Michael.

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