Un gruppo di italiani ha scoperto un nuovo biomarcatore per il cancro gastrico. Si tratta di una ricerca di Biogem, condotta dal gruppo di Biologia cellulare e Preclinica oncologica dell’Istituto Irpino, con sede ad Ariano Irpino in Campania.
Scoperto un nuovo biomarcatore del cancro gastrico da un gruppo di ricercatori in Campania
Si chiama HUNK (Hormonally Upregulated Neu-associated Kinase) ed è un biomarcatore per il cancro gastrico. La scoperta è stata realizzata da un gruppo di ricercatori italiani di Biogem, un istituto di ricerca ad Ariano Irpino. Il gruppo di ricercatori di Biologia cellulare e Preclinica oncologica è guidato da Geppino Falco. La ricerca si è concentrata sulla natura di questa proteina, che può svolgere un ruolo importante nel monitorare un tumore gastrico. Lo studio è stato pubblicato anche sulla rivista scientifica Cell Communication and Signaling.
HUNK, il nuovo biomarcatore per il tumore gastrico
Un biomarcatore è un indicatore che può essere misurato per valutare la presenza di un tumore, monitorarne la crescita o valutare la risposta a una terapia. Il biomarcatore HUNK è un marcatore già noto, usato per monitorare diversi tipi di tumore, come quello ovarico. In particolare, i ricercatori hanno scoperto che HUNK agisce favorendo la moltiplicazione delle cellule tumorali e la loro sopravvivenza. Inoltre questo biomarcatore regola anche processi di divisione cellulare e di risposta allo stress, che sono fondamentali per la crescita incontrollata delle cellule tumorali. Il biomarcatore HUNK, come dimostra lo studio, contribuisce ad aumentare una proteina chiamata MUC16, che a livelli elevati può essere associata a una maggiore aggressività del tumore gastrico. Il legame con questa proteina dimostra un nuovo aspetto della crescita tumorale, e può quindi aiutare a capire come si sviluppa e progredisce il cancro.
Si apre la strada a cure mirate per il cancro gastrico
“Tali risultati sono importanti perché fanno luce su un nuovo meccanismo molecolare coinvolto nella progressione del tumore allo stomaco e, contemporaneamente, aprono la strada a possibili terapie mirate, in grado di agire specificamente su HUNK, bloccando la crescita tumorale” spiega Pellegrino Mazzone, uno dei coautori della ricerca.
La ricerca sul biomarcatore HUNK rappresenta un passo avanti importante, perché in futuro questa proteina potrebbe diventare un bersaglio terapeutico per farmaci innovativi. In questo modo le cure potrebbero diventare più efficaci e ridurre gli effetti collaterali, contribuendo ad aumentare la sopravvivenza delle persone affette da tumore gastrico. ll tumore gastrico è infatti il quarto tumore più comune negli uomini e il quinto nelle donne. Solo il 32% di chi è ne è colpito, secondo le recenti statistiche, sopravvive a 5 anni dalla diagnosi. Ma l’introduzione di nuove terapie, grazie anche a queste ricerche, sta dimostrando un allungamento della vita.