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venerdì, Marzo 29, 2024
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Bonus 2022 per l’acquisto di auto, l’incentivo può essere utilizzato solo per alcuni tipi di vetture

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Gli incentivi statali all’acquisto di auto a basse emissioni saranno prenotabili solo tra qualche giorno. Il decreto del presidente del consiglio che ne disciplina l’erogazione, approvato il 6 aprile scorso, sarà infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale solo dopo la registrazione della Corte dei conti, cosa che richiede un tempo non determinabile a priori (anche se in genere non superiore a 15 giorni).

Nel frattempo, può essere utile spiegare, con la formula domanda/risposta, tutto ciò che è utile sapere sugli incentivi 2022. Con l’avvertenza che non esistendo ancora un testo ufficiale – né, tantomeno, un manuale per la gestione delle prenotazioni – alcune procedure applicative potrebbero leggermente cambiare nei prossimi giorni.

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Quando si potranno acquistare auto nuove con gli incentivi?

Gli incentivi 2022 riguardano le auto acquistate a partire dalla data di entrata in vigore del Dpcm approvato mercoledì 6 aprile dal governo. Il decreto entrerà in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale (anche se per l’effettiva prenotazione dei bonus potrebbe essere necessario qualche altro giorno, necessario per mettere a disposizione delle concessionarie la piattaforma informatica di prenotazione). Attualmente non si conosce la data di pubblicazione del decreto perché il provvedimento deve essere prima registrato dalla Corte dei conti, passaggio che richiede un tempo non determinabile a priori anche se, in genere, non superiore a 15 giorni.

Quando finiranno gli incentivi 2022?

L’iniziativa terminerà ufficialmente il 31 dicembre (data ultima per firmare il contratto d’acquisto e prenotare il bonus), ma il decreto del governo disciplina i contributi per un intero triennio (2022-2024). L’1 gennaio del prossimo anno, dunque, partiranno gli incentivi 2023, che prevedono una diversa distribuzione dei fondi tra le varie tipologie di auto ma importi identici dei vari bonus. Attenzione: ogni anno l’iniziativa si interromperà in anticipo rispetto alla scadenza naturale del 31 dicembre nel caso in cui le somme stanziate su uno specifico fondo dovessero esaurirsi.

Se le somme stanziate su uno specifico fondo dovessero esaurirsi c’è la possibilità di un rifinanziamento?

Sì. Il governo potrà, con un nuovo Dpcm, spostare risorse da un fondo non particolarmente utilizzato a un altro. Non è però scontato che ciò avverrà. Invece, per prevedere fondi aggiuntivi rispetto ai 615 milioni stanziati per il 2022 servirà una specifica legge. Ma è estremamente improbabile che il governo decida di intervenire in questo senso.

Il contratto di acquisto può essere firmato in anticipo rispetto all’entrata in vigore del decreto?

Trattandosi di un atto privato non registrato, nulla vieta di firmare un contratto d’acquisto prima dell’entrata in vigore degli incentivi. L’importante è che la prenotazione del contributo sulla specifica piattaforma informatica del ministero dello Sviluppo economico – che comunque prevede l’inserimento dei dettagli del pagamento, acconto compreso con relativo codice di tracciabilità (numero dell’assegno oppure Cro del bonifico oppure A.ID. della ricevuta della carta di credito o del pagamento mediante Pos) – avvenga prima dell’immatricolazione. Solo quando la piattaforma genererà lo specifico codice di prenotazione potrà esservi certezza dell’ottenimento del bonus. Nella pratica, in attesa della pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale si può firmare con la concessionaria una proposta d’acquisto che subordini il suo perfezionamento alla messa a disposizione degli incentivi e alla loro effettiva prenotazione.

Chi mi garantisce, alla firma del contratto, che avrò l’incentivo?

In genere i contributi sono prenotati sulla piattaforma informatica del ministero dello Sviluppo economico dal personale che lavora nell’amministrazione della concessionaria, non dal singolo venditore al momento della firma del contratto. Può dunque accadere che tra questo momento e l’effettiva prenotazione i fondi si esauriscano e, quindi, non si possano più ottenere. Per questo motivo è bene subordinare il perfezionamento del contratto d’acquisto all’effettiva prenotazione del contributo prevedendo l’apposizione su di esso del codice di prenotazione.

Quali autovetture possono prendere l’incentivo?

Come nelle tornate precedenti, sono due i parametri che la legge prende a riferimento: le emissioni di anidride carbonica (CO2), che non possono superare i 135 g/km, e il prezzo di listino (accessori compresi ma Iva, Ipt e messa su strada escluse), che non deve superare i 35 mila euro per le auto della fascia 0-20 g/km di CO2, i 45 mila euro per la fascia 21-60 g/km e i 35 mila euro per la fascia 61-135 g/km.

Chi mi garantisce che l’auto che sto acquistando rientra nei limiti di emissioni che danno accesso all’incentivo?

In caso di allestimenti standard il problema non si pone perché il dato in possesso del venditore è quello di omologazione ed è noto a priori a tutti. Nel caso in cui, invece, si inseriscano nel preventivo accessori a richiesta che hanno un impatto diretto sui consumi – come cerchi di dimensioni diverse e cambio automatico – le emissioni del singolo esemplare, che sono direttamente proporzionali ai consumi di carburante, possono aumentare e far perdere, in alcune situazioni limite, il contributo. Queste informazioni, tuttavia, sono contenute nelle circolari delle Case, di cui ogni venditore è in possesso e che è tenuto di volta in volta a controllare. Insomma, il venditore deve verificare attentamente, prima di sottoporre il contratto alla firma del cliente, che la personalizzazione non impatti sulle emissioni. In ogni caso è bene far inserire nel contratto una specifica clausola che subordini l’acquisto all’effettiva erogazione dell’incentivo statale.

La rottamazione è sempre obbligatoria?

No. È obbligatoria solo se vogliono acquistare macchine ibride e termiche con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km. Per chi intende acquistare vetture elettriche (0-20 g/km) e ibride plug-in (21-60 g/km) la rottamazione non è obbligatoria. In queste due situazioni, però, chi ha un’auto da rottamare può ottenere 2 mila euro in più.

A quanto ammontano gli incentivi sulle autovetture?

Dipende dalle emissioni di anidride carbonica e dalla presenza di un’auto da rottamare. Lo schema è il seguente:

Senza rottamazione

– 0-20 g/km CO2: 3 mila euro

– 21-60 g/km: 2 mila euro

Con rottamazione

– 0-20 g/km: 5 mila euro

– 21-60 g/km: 4 mila euro

– 61-135 g/km: 2 mila euro

fonte Quattroruote

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