MINACCE AL FAMILIARE DEL COLLABORATORE DI GIUSTIZIA
IL NIPOTE DEL BOSS
Dalle indagini dell’operazioone Triade condotte dal commissariato di Adrano e dalla squadra mobile della Questura di Catania emerge il ruolo apicale assunto da Salvatore Calcagno. Nipote ed effettivo erede del boss Giuseppe Scarvaglieri Giuseppe, attualmente detenuto in regime di 41bis.. Secondo la polizia è “operativo e fautore delle decisioni più rilevanti sulle dinamiche del sodalizio pur essendo, la sua presenza, discreta e meno visibile rispetto alla componente operativa ‘di strada’”.
L’ESATTORE DEL CLAN
Delineato anche il ruolo di Massimo Neri, già indicato da numerosi collaboratori di giustizia come esattore delle estorsioni riconducibili al clan Scalisi, accusato di avere “riorganizzato la cosca mafiosa assumendone il controllo almeno fino alla scarcerazione di Carmelo Scafidi”. Le indagini hanno anche documentato i “costanti rapporti tra Neri e Antonio Luca Josè Pappalardo, ritenuto esponente della frangia territoriale del clan mafioso Laudani operante nel quartiere popolare Canalicchio di Catania”, a dimostrazione della collaborazione tra le due cosche. La polizia ha fatto luce anche su cinque estorsioni ai danni di altrettanti operatori commerciali di Adrano.
GOMORRA STYLE
I boss degli Scalisi hanno scelto statue di pantere, troni e riproduzioni di armi dorate per arredare le loro case. Lo stile Gomorra filmato durante il blitz della polizia contro il clan Adrano. Il tema della seduta reale si ripete, infatti, anche in un’abitazione è stato trovato un trono dorato.
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