Lo scorso 9 aprile, i fratelli Bianchi si erano salvati dalla possibilità di ricevere come pena l’ergastolo, grazie ad una serie di attenuanti generiche. Tuttavia, la Corte di cassazione ha deciso di rivedere la pena per via di “motivazioni carenti e contraddittorie” .
La decisione del 9 aprile ribaltata
Come già detto in precedenza, i due fratelli avevano ricevuto in primo grado l’ergastolo successivamente scivolato via grazie alle loro attenuanti generiche che hanno reso l’omicidio non volontario e di conseguenza abbassato la pena a 24 anni. Il caso però non sembra archiviato qui visto che i Giudici della Cassazione hanno rivisto la sentenza chiedendo un nuovo processo e l’assegnazione di una nuova pena, accettando il ricorso proposto dal Procuratore generale territoriale.
Le motivazioni dei Giudici contro le attenuanti generiche
I giudici della cassazione hanno riflettuto a lungo sul caso e hanno così stilato una lista di quasi 107 pagine, tutte ricche di motivazioni schiaccianti contro le attenuanti proposte dagli imputati.
” I giudici di primo grado avevano negato agli imputati le attenuanti considerando che, per un verso, nessun aspetto connesso all’incontestabile gravità del fatto, concretatosi nella brutale uccisione di un giovane inerme.
Il Giudice di appello, in punto di principio, poteva senz’altro ribaltare la sentenza di primo grado nella parte in cui la Corte di assise aveva negato il riconoscimento delle attenuanti generiche ai Bianchi, individuando elementi ritenuti adeguati a fondare tale approdo e, allo stesso tempo, spiegando le ragioni per le quali i fattori esposti dai giudici di primo grado non fossero ostativi all’applicazione dell’art. 62 bis del codice penale in senso favorevole ai suddetti imputati, cosi da offrire una giustificazione puntuale e adeguata delle conclusioni raggiunte in senso difforme da quelle espresse dalla Corte di assise. La motivazione resa, tuttavia, non presenta tali requisiti» .
La possibile sentenza
In altre parole, i Giudici della Cassazione hanno reputato vane ed incongruenti le attenuanti dei fratelli, riaprendo così alla possibilità dell’ergastolo con una nuova sentenza. Confermate invece le pene per gli altri due componenti della gang che ha effettuato il pestaggio su Willy. Il primo è Francesco Belleggia, condannato a 23 anni, il secondo è invece Mario Pincarelli che invece ricevuto 21 anni di carcere.