Dopo il progetto e la realizzazione della Stazione Marittima a Salerno nel 2016 e della stazione TAV ad Afragola nel 2017, lo studio di architettura Zaha Hadid Architects torna in Campania conquistando uno dei lotti per il mega-appalto di Napoli Est.
Napoli Porta Est, una radicale riqualificazione urbana
Si tratta del progetto di un’area urbana di circa 200.000 mq, all’interno della quale rientrano la zona di Porta Nolana e l’ex scalo merci FS di Corso Arnaldo Lucci. E’ infatti prevista la nascita di un polo intermodale fondamentale per la rete di collegamento tra la stazione, il porto e l’aeroporto. Annunciato anche l’interramento dei binari EAV. Un intervento finalizzato a creare uno spazio sufficiente per la realizzazione di un viale alberato, connettendo così quell’area della città al Centro Direzionale. Una vera e propria green lane che costeggerà tutto il viale Galileo Ferraris sino alla zona di Porta Nolana, per una lunghezza totale di oltre un chilometro. L’obiettivo è quello di garantire una continuità urbana e al contempo una certa fruibilità degli spazi da parte dei cittadini.
Al centro di quest’area sorgerà un nuovo quartier generale della Regione Campania. E l’architettura dell’headquarter sarà davvero originale, dalle forme futuristiche, che il governatore Vincenzo De Luca ha già battezzato ancor prima della sua nascita “Il Faro“. Ma non è tutto: il programma è teso anche alla creazione di un raccordo autostradale, per decongestionare il traffico dell’intero ambito urbano. Si tratta di “un grande piano di trasformazione urbana di Napoli“, come definito dallo stesso De Luca. Infatti comprenderà “alcune opere che saranno un simbolo per l’Italia nel mondo dell’architettura contemporanea“.
La vittoria di Zaha Hadid e i passi da gigante del progetto
Insomma si tratta di un’importante sfida per lo studio architettonico di Londra, vincitore del concorso internazionale di progettazione frutto dell’accordo sinergico tra Fs Sistemi Urbani (meglio noto come ‘Gruppo Fs‘), la Regione Campania, il Comune di Napoli, EAV e la Rete Ferroviaria Italiana, in linea con l’attuazione dell’Accordo di Programma firmato l’11 settembre 2023.
Il progetto dell’architetta britannico-irachena non è stato il solo ad aver partecipato alle due fasi del bando condotte in forma anonima. Durante la prima fase, infatti, sono state presentate ben 30 proposte progettuali tra cui le candidature a questo primo step di Stefano Boeri Architetti, di Atelier(s) Alfonso Femia, e ancora di T-Studio di Guendalina Salimei, che ha curato il Padiglione Italia alla Biennale d’Architettura di Venezia 2025. Ma nella short list resa nota lo scorso 31 gennaio sono risultate finaliste soltanto 4 compagini di progettisti oltre a quella vincitrice: RPA Srl, Mario Cucinella Architects Surl, Van Berkel en Bos U.N. Studio B.V. e infine Arup Italia Srl.
“Al concorso hanno partecipato alcuni dei più grandi gruppi di progettazione al mondo. Sono orgoglioso ed emozionato perchè riusciremo a rivoluzionare un pezzo della città grazie ad un’operazione di umanizzazione e arricchimento architettonico che renderà Napoli una delle grandi capitali del mondo“, ha commentato Vincenzo De Luca.
L’aggiudicazione del concorso rappresenta una tappa fondamentale per l’evoluzione del progetto di Napoli Est, in quanto simboleggia un’importante occasione per promuovere una radicale riqualificazione urbana. Una riorganizzazione volta a dare una veste nuova all’area Est della Città Metropolitana, all’insegna di una mobilità sempre più green e sostenibile. Così il progetto si pone in continuità con il Piano strategico quinquennale di Fs 2025-2029.
In attesa dell’ultima parola del Comune
“Oggi è un giorno significativo per Napoli, poichè lo studio di architettura Zaha Hadid si è aggiudicato il concorso internazionale di progettazione per il Nodo Intermodale Complesso di Napoli Garibaldi-Porta Est e la rigenerazione urbana delle aree ferroviarie. Questo progetto ambizioso rappresenta una straordinaria opportunità per trasformare un’area cruciale della nostra città, ma desidero mettere in evidenza un aspetto fondamentale: tutta la progettazione deve passare attraverso il Comune di Napoli“, ha affermato il consigliere comunale M5S Salvatore Flocco, sottolineando così l’importanza di attendere l’ultima parola di Palazzo San Giacomo. Il Comune si pronuncerà in merito all’approvabilità del progetto soltanto dopo la sua presentazione, che si terrà per il prossimo 21 febbraio alla Stazione Marittima.
“Solo in questo modo – ha continuato Flocco – possiamo assicurarci che i progetti rispondano ai bisogni dei cittadini e goderanno dell’adeguata trasparenza e partecipazione. Ribadisco al Sindaco e a tutta l’Amministrazione comunale l’importanza di mantenere aperto un dialogo costruttivo con i cittadini durante ogni fase della progettazione e dell’implementazione. La rigenerazione urbana non deve avvenire in modo top-down, ma piuttosto come risultato di una collaborazione attiva tra amministratori, tecnici e comunità locali. In conclusione, mentre celebriamo questo passo avanti per Napoli Porta Est, ci impegniamo a vigilare affinchè tutte le fasi successive del progetto siano gestite con attenzione verso il contesto sociale ed economico della nostra città. Restiamo concentrati sull’obiettivo comune: costruire un futuro migliore per Napoli“, ha concluso il consigliere comunale.