Quasi mezzo secolo di carcere. Due ergastoli e tre condanne. Questo il verdetto firmato dai giudici del Tribunale di Napoli ieri pomeriggio che chiude una delle pagine più tristi della storia di Castellammare di Stabia. Sono state confermate – riporta StabiaChannel – pene pesanti per boss e sicari protagonisti della guerra tra i clan D’Alessandro e Omobono-Scarpa dai giudici della seconda sezione della Corte d’Assise d’Appello.
Confermati ergastoli per Massimo Scarpa e Michele Omobono nonostante il fatto che per i due non sia stata rilevato l’aggravante del metodo mafioso. Condannati invece a 16 anni Raffaele Martinelli e Giovanni Saverese, mentre Raffaele Carolei è stato condannato a 17 anni e mezzo. Per tutti è stata applicata una riduzione di pena dopo che in primo grado gli era stata inflitta una condanna di 25 anni a tutti.
Gli Omobono-Scarpa avrebbero tentato di spodestare i ras di Scanzano con raid armati e assassinii. Nel processo si sono trattati soprattutto due omicidi, quelli che sono costati la vita a Giuseppe Verdoliva (alias Peppe l’autista), braccio destro del boss Michele D’Alessandro, e Antonio Martone, cognato del padrino di Scanzano. Questi agguati si sono verificato a Castellammare tra giugno e settembre del 2004.