Nelle ultime settimane i Campi Flegrei sono entrati al centro del dibattito di esperti e cittadini allarmati dalle sempre più frequenti scosse di terremoto e dal bradisismo che ha ripreso a far sollevare la città di Pozzuoli rispetto al livello del mare. Un nuovo studio appena pubblicato sulla rivista scientifica «Earth-Science Reviews», dal titolo « The Campi Flegrei caldera unrest: discriminating magma intrusions from hydrothermal effects and implications for possible evolution» ha affermato che le micro scosse e quelle di piccola e media intensità potrebbero essere sempre più numerosi, a riportarlo è Il Corriere del Mezzogiorno.
Le ricerche hanno dimostrato che, almeno per ora, non vi sono iniezioni e risalite di magma nelle fratture sotto la crosta terrestre. Gli scienziati ritengono che questa sia una buona notizia perché — se non cambieranno le condizioni — il rischio eruttivo sembra attualmente molto basso. Come conferma la ricercatrice Claudia Troise infatti «la risalita in superficie del magma rappresenta il fattore maggiormente critico riguardo a possibili eruzioni, per questo — ammonisce — era necessario fare chiarezza da un punto di vista scientifico». Tuttavia, dal punto di vista della sicurezza, le buone notizie finiscono qui. Perché «l’evoluzione più probabile» della situazione riguarda «l’aumento della sismicità con l’aumento del sollevamento che avevamo già ipotizzato in uno studio del 2017». Secondo i vulcanologi bisogna aspettarsi sismi più numerosi e di intensità crescente perché il suolo continua a sollevarsi, pur non raggiungendo ancora le misurazioni dell’84.
Secondo quanto affermato nello studio, le scosse che secondo gli studiosi si verificheranno non saranno di un’intensità tale da mettere a rischio la vita dei cittadini, ma “creeranno stress psicologico”.


