Tensione altissima nel carcere di Bellizzi Irpino, dove una violenta rissa ha coinvolto un gruppo di detenuti italiani e stranieri. In pochi istanti il reparto si è trasformato in un campo di battaglia, con urla, calci e oggetti lanciati ovunque. Solo il tempestivo intervento della Polizia Penitenziaria ha evitato il peggio, ma alcuni agenti sono rimasti lievemente feriti.
Alla base dello scontro ci sarebbero vecchie rivalità tra gruppi di reclusi, esplose in un contesto già esasperato. Il carcere di Avellino, infatti, è oltre la capienza limite, con più di 630 detenuti a fronte di 500 posti disponibili. Una condizione che, secondo la Uilpa Polizia Penitenziaria, rende ingestibile la situazione e moltiplica gli episodi di violenza.
«Siamo allo stremo – denunciano dal sindacato – il personale è ridotto e ogni giorno ci troviamo a gestire situazioni ad alto rischio». La direzione ha avviato un’indagine interna e sta passando al setaccio le telecamere di sorveglianza per chiarire la dinamica dell’accaduto e individuare i responsabili.
Nel frattempo, i controlli all’interno dell’istituto sono stati rafforzati, ma la tensione resta alta. L’episodio riaccende il dibattito sulle condizioni critiche delle carceri italiane, tra sovraffollamento, mancanza di risorse e un sistema che fatica sempre più a garantire sicurezza.


