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venerdì, Aprile 19, 2024
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“Scusate, Carmela è viva”, un’altra donna ‘resuscita’ all’ospedale di Maddaloni

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Un altro caso di persona erroneamente dichiarata deceduta per Covid all’ospedale di Maddaloni. La vicenda è accaduta alle prime ore dell’alba ad una famiglia di Marcianise come riportato da Edizione Caserta. Carmela Tartaglione, attualmente ricoverata in terapia intensiva all’ospedale calatino, è viva contrariamente alla falsa comunicazione giunta dall’ospedale.

A raccontare l’incredibile vicenda è un amico di un familiare: “Alle 3 e mezza di questa notte dal Covid Hospital i miei familiari ricevono una telefonata e vengono avvertiti che la signora per via di una crisi respiratoria veniva trasportata in terapia intensiva. Dopo 4 ore hanno telefonato nuovamente annunciando che il cuore non aveva retto e che c’era stato il decesso”.

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I parenti si sono recati alle pompe funebri di Marcianise Cerreto per preparare il manifesto da stampare già in mattinata. Dopo aver lasciato tutte le notizie all’impresario funebre è arrivava una terza telefonata dall’ospedale: “Scusate ci siamo sbagliati, la signora Carmela è viva e ora ve la mostriamo”.

Morta di Covid ma era viva, adesso Agnese davvero non ce l’ha fatta: si è spenta all’ospedale

Agnese Grimaldi è morta al Covid Hospital di Maddaloni dove era ricoverata da giorni. La notizia venne diffusa dalla sorella Ginetta attraverso un toccante post: “Ti porterò sempre nel mio cuore vita mia“.  La 52enne di Casal di Principe si trovava in ospedale da circa una settimana. Purtroppo la sua vicenda è arrivata alla ribalta nazionale poiché era stata data per morta dall’Asl, ma in realtà era viva.

QUANDO AGNESE VENNE DATA PER MORTA

Uno spiacevole equivoco – spiegò il direttore sanitario della struttura sanitaria del Casertano Arcangelo Correra – dovuto al fatto che il medico incaricato di avvisare della morte di un paziente, ha contattato per sbaglio, forse confondendo il numero di telefono, i familiari della signora, anch’essa ricoverata; appena si è accorto dell’errore ha subito rimediato scusandosi per l’accaduto. L’errore c’è stato anche perché in quel momento c’era una situazione critica riguardante più di un paziente”.

L’episodio si verificò lo scorso 19 gennaio, quando i familiari di Agnese vennero avvisati dall’ospedale casertano del decesso della donna. A Casal di Principe iniziarono preparativi del funerale previsto, con il drappo nero alla porta di casa della 52enne, e con l’affissione di manifesti funebri in tutta la città. Cinque ore dopo arrivò la seconda telefonata da parte dell’ospedale: “La signora Grimaldi è viva, è in condizioni critiche ma stabili. Ci scusiamo per l’errore”.

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