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Cucina da incubo nella casa di riposo, scatta la chiusura a Maddaloni

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Controlli serrati dei Carabinieri a Maddaloni, nel settore dell’assistenza agli anziani. Ieri mattina Militari della locale Stazione, supportati da quelli del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Caserta, hanno effettuato un’accurata ispezione igienico-sanitaria presso in una casa di risposo.

Durante l’ispezione, condotta nell’ambito delle attività di vigilanza sul rispetto delle norme sanitarie e di sicurezza alimentare, sono emerse gravi irregolarità nella gestione della cucina e nella documentazione obbligatoria.

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Alla rappresentante legale della struttura sono state contestate diverse violazioni amministrative, tra cui: Violazione degli obblighi di tracciabilità degli alimenti; Mancata compilazione del sistema di monitoraggio dei rischi previsto dal manuale HACCP; Assenza di autorizzazione per la preparazione e somministrazione dei pasti.

La cucina da incubo nella casa di riposo, sequestrati 20 kg di alimenti

I Carabinieri hanno anche accertato che nella struttura venivano preparati e serviti pasti agli ospiti senza alcun titolo autorizzativo, violando le norme igienico-sanitarie previste per le strutture socio-assistenziali.

Nel corso dei controlli è stato trovato un congelatore a pozzetto, collocato sul balcone adiacente alla cucina, contenente circa 20 kg di alimenti privi di etichette o indicazioni sull’origine e sul lotto di provenienza. Tutti i prodotti sono stati sottoposti a sequestro amministrativo.

Trasferiti 5 anziani

Gli ispettori hanno anche riscontrato l’assenza dei registri di monitoraggio dei rischi alimentari, previsti dal sistema di autocontrollo HACCP, documentazione obbligatoria per tutte le strutture che gestiscono alimenti.

Alla luce delle irregolarità accertate, le autorità sanitarie hanno disposto l’allontanamento immediato dei 5 anziani ospiti, che sono stati ricondotti presso i familiari o trasferiti in strutture idonee e regolarmente autorizzate. Successivamente al controllo, il Dipartimento di Prevenzione ha emesso un provvedimento di revoca definitiva dell’autorizzazione alla struttura, ponendo così fine all’attività.

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